Honda e quell’unica speranza: ecco a cosa si attacca Marquez

L’otto volte campione del mondo, Marc Marquez, ha voglia di stupire ad Austin. Dovrà fare i conti prima con la sentenza d’appello sul long lap penalty.

Nel Paddock di Termas de Rio Hondo il nome Marquez è stato associato, per una volta, alle performance di Alex. Quest’ultimo ha colto il suo primo podio in sella alla Ducati Desmosedici del team Gresini. Marc, invece, era in Spagna davanti alla TV ad osservare le gesta del fratello e degli altri centauri della MotoGP. Non c’è tregua per il trentenne della Honda.

Marc Marquez. (Ansa Foto)
Marc Marquez. (Ansa Foto)

Dopo la lunga riabilitazione per il quarto intervento alla spalla destra e i casi di diplopia, il centauro di Cervera era il grande atteso della stagione 2023. Per 3 anni il fenomeno catalano ha dovuto attendere il pieno recupero fisico. La Honda ha avuto pazienza, ma nel frattempo è crollata all’ultimo posto della graduatoria costruttori nel 2022. Le cose non sembrano essere migliorate di tanto ora, con un gap tecnico evidente dalla Ducati.

L’ennesima operazione, dopo la rottura del primo metatarso della mano destra, ha costretto il centauro a saltare l’appuntamento in Argentina. Tutto è nato dal clamoroso incidente avvenuto a Portimao nelle prime battute del Gran Premio. Con eccessiva foga il #93 ha sbagliato i tempi di frenata, staccando in sostanza sul malcapitato Miguel Oliveira.

Il tonfo al suolo è stato pesantissimo per il portoghese. L’entrata sconsiderata dello spagnolo ha alzato un polverone di polemiche sulla condotta di gara dell’otto volte iridato. Marc Marquez non è nuovo a funambolismi e aggressive manovre d’attacco, ma in Portogallo ha superato ogni limite. Ha chiesto scusa a tutti, tuttavia è stato subissato di fischi dalle tribune. L’idolo di casa, al debutto sull’Aprilia del team satellite RNF, è rimasto sull’asfalto sino al raggiungimento dei soccorsi e si è temuto il peggio.

La speranza della Honda

Per fortuna non vi sono state tragiche conseguenze per nessuno dei piloti coinvolti. La casa di Tokyo sta attraversando un periodo nero. Il neo compagno di squadra, Joan Mir, è incappato in una brutta caduta nella Sprint Race argentina, finendo KO per un trauma cranico. Sin qui il miglior centauro della Honda si è rivelato Alex Rins, ex rider della Suzuki.

Marc Marquez è in attesa di conoscere il suo destino in appello, perché non avendo scontato la penalità in Argentina, è stato considerato, in seguito, reo anche per la successiva gara a cui avrebbe preso parte. Il catalano dovrebbe balzare in sella alla Honda in occasione della tappa di Austin, uno dei suoi tracciati preferiti. E’ sempre stato il dominatore assoluto del COTA ma con due long lap penalty da scontare, MM93 dovrebbe fare un miracolo anche solo per chiudere sul podio.

In Svizzera la Corte d’Appello della MotoGP si riunirà per accogliere o rigettare l’appello presentato dalla Honda. I giudici hanno “prolungato” gli effetti della penalità al successivo GP, altrimenti si sarebbe creato un problema tendenzioso. Un pilota, colpevole di un disastro, avrebbe saltato la gara (per infortunio o scelta) creando un vuoto regolamentare pericoloso.

Marc, salvo sorprendenti dietrofront, dovrebbe scontare il doppio long lap penalty al COTA. Avrebbe del clamoroso un passo indietro, ma Marc ci spera. In graduatoria ha solo 7 punti, ottenuti con il terzo posto nella prima storica gara breve della MotoGP. I risultati non sono in linea con le attese, ma un altro risultato negativo in Texas potrebbe pesare come un macigno sulle sorti del campionato 2023.

Marquez la fa franca?

Secondo i colleghi di AS, in base a quanto appurato, Marc potrebbe non scontare il doppio long lap penalty. Voler preservare lo spirito della sanzione colliderebbe con un’idea di punizione doppia. Quindi Marc potrebbe anche vincere il braccio di ferro e in Corte d’Appello si tiene conto soprattutto dell’aspetto legale.

C’è un altro punto a favore della difesa di Marc e cioè che, quando “il Collegio dei Commissari ha comunicato all’otto volte iridato che avrebbe dovuto scontare la sanzione in Argentina e ha chiesto più volte che sì, che era certo e gli hanno (assicurato una replica positiva) prima di firmare la sanzione”. In sostanza MM93 avrebbe accettato la pena con la consapevolezza di andarsi ad operare e riprendere la sua cavalcata mondiale in Texas senza i long lap penalty.

Spencer, insieme ai commissari nominati dalla FIM, Tamara Matko e Andrés Somolinos, poterebbe il peso della sentenza che, ad oggi, scontenterebbe i fan della Honda e Marquez in primis. Con l’appiglio sopracitato Marc potrebbe anche ottenere una “grazia”, ma tempo al tempo. Ben presto si conoscerà l’esito dell’appello. La decisione del Collegio dei Commissari, guidato da Freddie Spencer, è stata colossale e la rettifica due giorni dopo continua a scatenare grosse polemiche nell’ambiente della MotoGP.

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