Lewis Hamilton, dati scioccanti in F1: sentite come stanno le cose

La carriera di Lewis Hamilton è stata costellata di trionfi sin dalle categorie minori. Ecco tutti i record del talento di Stevenage.

Lewis Hamilton ha celebrato lo stesso numero di titoli mondiali di Michael Schumacher. Nel 2021 avrebbe anche potuto conquistare l’ottava corona, ma in questo caso fu beffato all’ultimo giro da Max Verstappen. Non mancarono le polemiche per una decisione dell’ex direttore Michael Masi che condannò il pilota della Mercedes. Per l’ultima tornata, infatti, si sdoppiarono solo le vetture frapposte tra il 7 volte iridato e giovane olandese, permettendo al figlio d’arte di Jos, su mescole nuove soft, di sopravanzare all’ultimo respiro il campione inglese.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Non sarà arrivata l’ottava corona, tuttavia Lewis Hamilton è l’unico pilota della storia della F1 in tripla cifra. E’ stato l’unico, infatti, a conquistare 103 vittorie e 103 pole position. Con 8 successi nei GP di Ungheria e Gran Bretagna, è colui che ha vinto più volte sulla stessa pista, alla pari di Schumacher in Francia. Lewis è salito sul podio in 191 GP. Ha ottenuto 142 i podi con lo stesso team, e sono 16 le stagioni di fila con almeno un piazzamento tra i primi tre. Hamilton ha anche il record di 48 Gran Premi consecutivi conclusi, così come il numero più alto di trionfi con lo stesso costruttore, 82 con la Mercedes. Lewis ha celebrato anche il primato, in termini di punti conquistati in carriera, ovvero 4405,5, con 48 GP di fila a punti. Mai nessuno era riuscito in una tale impresa.

In 310 Gran Premi ha conquistato punti in 268 gare. Un dato mostruoso, unito a 173 prime file nella sua brillante carriera, ma nessuno è anche riuscito ad essere per 5442 giri in testa ad una corsa. Un altro primato storico, insieme ai 27705 km percorsi davanti a tutti, e quello relativo alle 184 gare con almeno un giro in testa. Le imbattibili Frecce d’Argento hanno, certamente, pompato alcuni dati. Nella maggior parte dei casi sono numeri difficilmente battibili. In 61 casi ha vinto gare, scattando dalla prima piazzola della griglia. Tra l’altro, in 23 occasioni, è salito sul primo gradino del podio senza mai cedere il comando della classifica.

Tutto ciò accade molto di rado, come avrete intuito anche dal grand chelem di Charles Leclerc in Australia, nella scorsa stagione. In quel caso Lewis è secondo con 6, battuto per ora da Jim Clark con 5 grand slam. Nel 2020, al volante della W11, ha fatto registrare il giro più veloce della storia nelle qualifiche del Gran Premio d’Italia. Sull’iconico tracciato di Monza ha corso alla spaventosa media oraria di 264.362 km/h, fermando il crono in 1’18”887. L’anglocaraibico ha strappato un record ottenuto due stagioni prima a Kimi Raikkonen sulla Rossa.

I primati di Lewis Hamilton

Un ex compagno di squadra di Ice-Man ha sottratto, però, un altro primato al campione di Stevenage. Sebastian Vettel, conquistando il primo mondiale nel 2010 con la Red Bull Racing, è diventato il più giovane campione del mondo della categoria regina del Motorsport, battendo in termini di precocità l’anglocaraibico che nel 2008 piegò la resistenza di Felipe Massa. Il finale fu al cardiopalma, ma la spuntò all’ultimo giro il driver della McLaren.

Dopo aver perso la possibilità di siglare un record strepitoso, ovvero conquistare il titolo iridato al debutto in F1, fu beffato dal quattro volte iridato tedesco. In ogni caso Lewis si è rifatto, negli anni successivi, con gli interessi. Il passaggio in Mercedes gli ha aperto orizzonti fantastici, non avendo, in alcune annate, alcuna concorrenza. Il fenomeno di Stevenage detiene anche il record di 77 pole position con la stessa squadra, ed anche il maggior numero di stagioni di fila con almeno una partenza dalla prima piazzola della griglia, ossia 15 dal 2007 al 2021.

Lo scorso anno, però, qualcosa negli ingranaggi perfetti della Stella a tre punte si è rotto. Il passaggio alle vetture ad effetto suolo ha determinato la perdita di molti primati alla portata. Per la prima volta, infatti, in carriera Lewis non ha festeggiato nemmeno una vittoria. Non era mai accaduto nella sua carriera, considerato che anche nelle annate peggiori su monoposto non all’altezza del suo talento, era riuscito ad estrarre il massimo potenziale, conquistando almeno una P1.

Il feeling sulla Mercedes W13 non è mai scattato e ha chiuso il 2022 alle spalle di tutti gli altri driver dei top team. Dopo la delusione cocente per la mancata conquista dell’ottava corona iridata nella sfida a Verstappen, si è trattata dell’ennesima pesante delusione. Hamilton surclassato dal teammate, il tecnico esalta Russell: ecco il motivo. Leggete anche: Lewis Hamilton, stoccata a Verstappen: il Mondiale è già partito.

In ogni caso, le vittorie di Lewis Hamilton sono il manifesto più grande della sua grandezza. Dopo il primato assoluto di vittorie e pole position, non poteva mancare il primato in tripla cifra dei podi. Il driver della Mercedes ne ha collezionati ben 191. Quando non ha vinto, il #44 si è comunque portato a casa un altro primato non di poco conto, avendo registrato anche il maggior numero di secondi posti, ben 53. I calendari allargati hanno, sicuramente, aiutato l’ottenimento di primati quasi inscalfibili.

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