Davide Valsecchi, carriera troncata: ecco i motivi del ritiro

L’ex campione della GP2, Davide Valsecchi, aveva un sogno nel cassetto. L’attuale voce della F1 per Sky Sport avrebbe voluto correre nella massima categoria del Motorsport.

Vi sono assurdità nel mondo delle corse che sono difficili da comprendere. Un campione della categoria propedeutica alla F1 dovrebbe sempre avere l’occasione di poter dimostrare il proprio valore nel circus. A volte, nonostante il talento, è una chance che viene negata a priori. Davide Valsecchi ha iniziato a correre giovanissimo, mettendo in mostra una velocità innata.

Davide Valsecchi (Ansa Foto)
Davide Valsecchi (Ansa Foto)

Il nativo di Erba è cresciuto a Eupilio in provincia di Como. A livello nazionale sui kart diede dimostrazione del sue skill prestissimo. L’occasione di correre su delle monoposto arrivò a soli 16 anni. Il classe 1987 si cimentò nelle sfide della Formula Renault dal 2003 sino al 2007. In seguito prese parte alla Formula Renault italiana e alla Eurocup Formula Renault, per poi sbarcare nella World Series by Renault. Una volta maggiorenne il lombardo fu attenzionato da nomi importanti del Motorsport. Il suo nome finì sulla bocca di tanti manager nel 2007, grazie al primo trionfo a livello internazionale, facendosi le ossa anche in eventi di Formula 3 italiana e tedesca.

Una vita di sacrifici per sperare di arrivare un giorno in Formula 1. Una prima occasione di spiccare il volo arrivò con la partecipazione alla GP2 Asia Series con il team Durango. Nel 2008, in classifica, non superò l’ottava posizione ma gli si aprirono le porte, nell’annata successiva, della GP2 Series. La serie automobilistica fu introdotta, ufficialmente, nel 2005 e sostituì la Formula 3000. Il format fu voluto da Bernie Ecclestone e Flavio Briatore. L’idea avrebbe dovuto consentire ai campioni della categoria di prepararsi al grande salto nel circus. In GP2 si rese obbligatorio, per tutte le squadre, l’utilizzo dello stesso telaio, motore e fornitore di pneumatici in modo che emergessero senza dubbi le skill dei piloti. La GP2 in sostanza corrisponde all’attuale Formula 2.

La GP2 Series ha corso su numerosi tracciati europei, tuttavia i driver hanno avuto modo di fare esperienza anche su piste internazionali come il Sepang International Circuit in Malesia e il Marina Bay Street Circuit a Singapore. I primi campioni della categoria sono tutti sbarcati in F1. Nico Rosberg, vincitore nel 2005, fu ingaggiato dal team Williams per la stagione 2006. Lewis Hamilton, dopo il trionfo del 2006, passò alla F1 l’anno successivo con la McLaren Mercedes, sfiorando il titolo mondiale.

Il campione 2007 Timo Glock gareggiò per Toyota nella stagione 2008 di F1, ricoprendo anche un ruolo determinante nella sfida al vertice tra Massa ed Hamilton. Persino Karun Chandhok, Bruno Senna e Vitaly Petrov hanno conquistato un posto in F1 nel 2010. C’è anche chi è arrivato nel circus senza passare per la serie cadetta, come ad esempio Paul di Resta, Daniel Ricciardo, Jean-Éric Vergne, Valtteri Bottas, Kevin Magnussen e Max Verstappen. Ma non a tutti è andata così bene, nonostante un successo in GP2.

La carriera di Davide Valsecchi

Nelle sue prime partecipazioni alla GP2 Series il pilota italiano fu lo sfortunato protagonista di un incidente in Turchia. In occasione della tappa all’Istanbul Park, secondo round del campionato, l’impianto frenante della monoposto di Valsecchi non rispose ai comandi e il giovane finì dritto contro le barriere di protezione. Lo schianto fu pesante. Davide Valsecchi riportò la compressione di tre vertebre lombari e fu costretto a saltare le due tappe successive. F1, Russell sulla sicurezza: “Auto che sembrano autobus”.

La prima annata fu compromessa a causa del crash. Il nativo di Erba, però, si tolse una bella soddisfazione a Monza, celebrando la sua prima vittoria nella serie Dopo il 15º posto in classifica generale Valsecchi partecipò alla GP2 Asia, arrivando al quarto posto e collezionando una vittoria a Shanghai. Nella sfida principale, nella categoria propedeutica alla Formula 1, festeggiò un solo podio in Turchia. Il passaggio all’iSport International fu importantissimo, nel contesto asiatico, dandogli la chance di conquistare tre trionfi e tre podi. Il pilota lombardo festeggiò il titolo con tre gare di anticipo. Valsecchi diede seguito alla striscia positiva anche in GP2 Series. Nel 2012 fu in duello con il brasiliano Luiz Razia, laureandosi campione al termine di Gara 1 a Singapore con il team DAMS. Per l’italiano sarebbe dovuto essere l’inizio di una brillante carriera nel Motorsport.

Le cose andarono diversamente, a causa di un episodio increscioso in Lotus. Dopo aver svolto i primi test in Formula 1, Valsecchi non riuscì a debuttare in griglia, ricoprendo il ruolo di terzo pilota. L’italiano avrebbe dovuto sostituire Kovalainen, ma per ragioni economiche fu confermato il finlandese. Se il lombardo avesse avuto una valigia piena di milioni, molto probabilmente, la Lotus avrebbe scelto lui. Dopo alcune esperienze nell’International GT Open al volante di una Lamborghini Gallardo GT3 del team Eurotech Engineering, Valsecchi si è convertito in opinionista per l’emittente Sky Sport. Non ha preso parte alla F1, ma almeno ha avuto la possibilità, al fianco di Federica Masolin, di commentare da vicino le azioni dei campioni del circus.

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