F1, Russell sulla sicurezza: “Auto che sembrano autobus”

F1, parla uno dei piloti più giovani, George Russell: il britannico parla della pesantezza delle vetture, non andrebbe ancora bene.

Quando il Mondiale 2023 è ormai quasi arrivato alla sua apertura, pare proprio che ci sia ancora tanto da lavorare per il mondo della Formula 1. I piloti, questo lo hanno sempre fatto, continuano a dare indicazioni su cosa si può migliorare, anche perché, seppur si accetti di fare uno sport davvero pericoloso, tutti tengono alla propria incolumità. E quindi, chi meglio di loro che alla fine si siedono effettivamente sulla vettura, può suggerire cosa fare ad ingegneri ed altri addetti ai lavori?

Russell
F1 – George Russell (Ansa foto)

Di come cambia in essere il mondo della F1, se ne parla spesso, ma sembra che agli organizzatori interessi soprattutto l’aspetto economico. Si sa già, ad esempio, che in futuro entreranno altre scuderie o che si correrà in città nuove, così come già da quest’anno, dove le gare saranno tantissime e questo sport vivrà un vero e proprio record. Ma ci sono anche gli aspetti davvero importanti.

A George Russell non convince ancora la F1

Come ad esempio, il peso delle monoposto, storia che va avanti da tutto il 2022. Le nuove auto che sono entrate a far parte della F1, non potevano essere costruite con componenti che le rendessero leggere e di fatto, tutti i team hanno dovuto ringraziare delle deroghe, se con le nuove norme sono riusciti a completare le vetture della scorsa stagione. Per adesso, sembra non si sia raggiunta una definitiva soluzione ed uno dei piloti che ha deciso di ricordare a tutti, questi problemi, è stato George Russell.

Il pilota rivelazione della stagione, ha vinto il suo primo GP tra i ‘grandi, ad Interlagos, lo scorso 13 novembre ed ora, si parla di lui più di quanto lo stesso britannico faccia con i media. Stavolta però, il classe ’98 si è fatto sentire, sicuramente esprimendo idee che saranno condivise da tutti i piloti del suo settore. Russell, ha anche un ruolo importante nella GPDA e quindi lui per primo, ha deciso di non tacere su alcuni aspetti rilevanti delle monoposto.

E su come i piloti incassino colpi quando le loro auto hanno una collisione, commenta così: “Il peso è enorme e al momento le performance a bassa velocità non sono eccezionali. Lavoriamo per avere delle vetture sempre più sicure, ma più sono pesanti e più gli impatti contro le barriere saranno significativi, sembra di schiantarsi con un autobus piuttosto che con una macchina intelligente.

Dure, le parole concesse dal britannico ad Autosport, nella speranza che il rimbombo le faccia ascoltare a chi di dovere. Il ventiquattrenne inglese che correrà ancora per la Mercedes, ha continuato dicendo: “Quindici anni fa le macchine pesavano 650 kg a inizio gara, adesso siamo sui 900, quindi è impressionante. Sono sicuro che ci sono analisi in corso sul come avere il giusto equilibrio perché qualcosa si deve fare, perché se continuiamo a rendere le macchine sempre più pesanti superiamo la linea di sicurezza, bisogna fare attenzione”. 

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