Schumacher, l’ammissione fa rabbrividire: che rimpianto

Michael Schumacher è uno dei più grandi campioni della storia, ma anche nel suo palmares c’è spazio per un rimpianto.

Ci sono dei piloti che sono stati in grado di elevare al massimo le prestazioni proprie e della monoposto, riuscendo così a imporre in pista dei veri e propri domini. Uno di quelli che ha dimostrato di essere un vero Kaiser unico nel proprio genere è stato senza ombra di dubbio il tedesco Michael Schumacher.

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Michael Schumacher (Ansa – derapate.it)

Nessuno nella storia era mai riuscito a vincere sette titoli mondiali prima di lui, con il suo primato che è stato pareggiato solo da un altro fenomeno straordinario come Lewis Hamilton. Sono poche le scuderie con le quali ha corso, perché escludendo l’esordio con la Jordan, la prima Era Schumacher lo ha visto correre solo con Benetton e Ferrari.

Con entrambe ha saputo scrivere la storia, visto che con la prima ha vinto ben due titoli mondiali, gli unici nella storia della scuderia, mentre con il Cavallino Rampante riuscì a riportare la casa di Maranello al centro del mondo della F1. Prima del suo trionfo nel 2000 erano ben 21 anni che la Ferrari non riusciva a vincere un titolo iridato.

Da quel momento in poi ebbe modo di vincere la bellezza di cinque titoli consecutivi, un primato che nessuno è mai riuscito a eguagliare. Nel 2006 diede l’addio al mondo delle corse, ma nel 2010 decise di tornare in pompa magna in F1 in modo del tutto inatteso, decidendo di accettare la proposta della Mercedes, anch’essa rientrante in F1, ma le cose non furono fortunate.

“Che rimpianto Schumacher in Mercedes”: Vowles ricorda il Kaiser

Il legame tra Schumacher e la Mercedes non iniziò nel 2010, infatti non tutti ricordano i suoi esordi nelle principali categorie. Il WSC, World Sportscar Championship, era il predecessore dell’attuale WEC, il Mondiale Endurance, con Schumacher che corse con la mitica Mercedes C11, dove riuscì a vincere a Città del Messico nel 1990 e in Giappone nel 1991.

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La Mercedes di Michael Schumacher (Ansa – derapate.it)

Queste però sono state le uniche vittorie della propria carriera con la Stella a tre punte, infatti la sua esperienza con la casa tedesca in F1 non fu per nulla positiva. In tre anni non ottenne mai una vittoria o una Pole position, lo fece a Monaco nel 2012 ma sapeva già in partenza di essere penalizzato in seguito a un incidente con Nelson Piquet Junior a Barcellona nella gara precedente.

Quello fu però l’anno nel quale riuscì almeno a ottenere l’unico podio in Mercedes, con il terzo posto finale a Valencia. Un fenomeno straordinario che però non ebbe modo di lottare mai per il Mondiale e questo fu un grande rammarico per James Vowles, quello che al tempo era il capo stratega della Mercedes e che ricorda quegli anni come il suo principale rimpianto.

“Michael era un leader e sapeva perfettamente come ottenere il massimo dalla monoposto. La cosa che più rimpiango della mia carriera è il fatto che non sia mai riuscito a regalargli una vittoria con la Mercedes. Non lo meritava perché meritava di vincere almeno un gara”. Vowles ha parlato in questi termini, come riporta formulapassion.it, dimostrando così come il mito di Michael Schumacher è destinato a rimanere eterno.

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