Conoscete la Porsche più rara del mondo? Mostro da Le Mans omologato per la strada

Un modello personalizzato realizzato per uno degli imprenditori più facoltosi del mondo: ecco la Porsche più rara mai progettata. Dalle piste alla strada, stiamo di fronte ad un gioiello unico.

Marchi come Porsche non hanno certo bisogno di presentazioni. Hanno fatto e continuano a fare la storia nel mondo dei motori, spaziando dalle vetture destinate ad un pubblico di nicchia, fino alle competizioni sportive dove i suoi piloti giganteggiano. Porsche ha addirittura “abbracciato” di recente il mondo delle e-bike, dimostrando lungimiranza, capacità di “cavalcare” l’onda del futuro e della sostenibilità, senza tuttavia smettere di dare lustro al proprio passato in tema di quattro ruote di lusso.

Porsche Le Mans
Porsche, un modello mai visto prima… (Canva) – Derapate.it

Possedere una Porsche, ieri come oggi, non è sicuramente un privilegio che appartiene a tutti: dalle auto sportive per eccellenza come ad esempio la Carrera 911, che ancora oggi giganteggia come modello iconico, fino ai progetti moderni come la Cayenne, tra i modelli oggi di punta che puoi avere con non meno di 100mila euro, a dimostrazione che qualità, storia, tecnologia efficienza, stile, hanno il “loro prezzo” da pagare.

In passato Porsche è stata capace di far parlare di se non solo per lo stile inconfondibile dei propri modelli luxury, quando ad esempio negli anni 80 in Italia si contendeva lo scettro di vettura per eccellenza dell’italiano benestante, accanto alla Ferrari Testa Rossa.

In un passato in fondo non troppo recente, Porsche ha compiuto “operazioni” di cui vale la pena parlare, perché raccontano di progettualità di modelli unici, straordinari, che sono incastonati nella roccia della storia come pietre preziosissime.

Nel 1983 Porsche produsse una splendida vettura “da strada” come esemplare unico per il proprietario della TAG Mansour Ojjeh. Basata su un telaio 934, fu progettata per seguire fedelmente il concept delle potenti auto da corsa 935 e successivamente divenne una delle prime auto con muso obliquo. Stiamo parlando dell’incredibile modello “Porsche 935 Straßenversion”.

Porsche 935 Straßenversion: il gioiello voluto da Mansour Ojjeh ha fatto la storia

Sia la sezione anteriore che quella posteriore sono state realizzate in modo simile alla potente auto da corsa 935 che ha dominato nel corso degli anni il campionato di auto sportive del Gruppo 5. Questa “serie di silhouette” ha consentito modifiche radicali che hanno contribuito al riposizionamento del muso, ai bagliori ultra larghi e alla carrozzeria posteriore estesa. Tutti questi sono stati trasportati nell’auto esclusiva voluta da Mansour Ojjeh.

Porsche 935 Street
Porsche 935 Street: l’esemplare unico voluto dal compianto Mansour Ojjeh (Porsche.de Press media) – derapate.it

Per chi non lo sapesse, Mansour Ojjeh è stato un facoltoso imprenditore francese con cittadinanza saudita, azionista della scuderia McLaren di Formula 1 e proprietario della Techniques d’Avant Garde. Per anni la TAG è stato sponsor ufficiale della McLaren, nel periodo d’oro prima di Niki Lauda e poi di Alain Prost.

Gran parte del lavoro per la costruzione dell’auto è stato svolto dal dipartimento Sonderwunsch di Porsche, responsabile della progettazione del muso slant e dell’allestimento di altre caratteristiche da competizione sulle 911 Turbo appositamente selezionate. Nel 1982 era disponibile la 911 Turbo monoturbo del Gruppo B, ma per questa auto speciale il motore da 3,3 litri fu potenziato a 400 CV e nel muso fu montato un radiatore dell’olio. Ad un certo punto, l’auto fu inviata al Werk 1 e modificata insieme alle auto da corsa ufficiali Porsche. In parole povere siamo di fronte ad un modello unico, realizzato su misura, dedicato alla strada ma fratello gemello dei gioielli da corsa.

Altre caratteristiche speciali di questa vettura includono ruote BBS con bloccaggio centrale, sospensioni migliorate e interni premium. All’interno c’erano un nuovo roll-bar, sedili Recaro, sedili posteriori eliminati, contenitori portaoggetti e un impianto stereo. Le sospensioni utilizzavano ammortizzatori da competizione, barre antirollio e l’altezza di marcia complessiva è stata abbassata.

Una volta completata, l’auto era capace di toccare i 186,30 mph (ben 300 km/h) e uno scatto da 0 a 100 in 5,0 secondi. Successivamente il modello fu venduto a John Mecom e “risiedette” in Texas per gran parte della sua vita. Con appena 12.000 miglia sul contachilometri, è stata offerta anche all’asta da John Starkey nel 2004 per 125.000 dollari.

 

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