L’auto Fiat che nessuno ha mai visto: era avanti di 30 anni

La Fiat ha pensato ad un modello geniale tanti anni fa, che però non ebbe troppa fortuna. Scopriamo questo folle progetto.

In casa Fiat c’è oggi un enorme interesse per quella che è la mobilità sostenibile, e non potrebbe essere altrimenti considerando il legame con il gruppo Stellantis, del quale è il costruttore di punta assieme alla Peugeot. La casa di Torino ha lanciato le prime versioni di 500 e Panda elettrificate, ma ancora deve compiere il definitivo passo verso le emissioni zero.

Fiat la storica Downtown
Fiat logo (Adobe Stock) – Derapate.it

Infatti, si dice che la stessa Panda, della quale nel 2024 arriverà una versione del tutto nuova, abbandonerà il motore a combustione, per gettarsi nel mondo delle EV. L’obiettivo è quello di abbracciare del tutto questo universo entro pochi anni, ma oggi vi riporteremo indietro nel tempo, quando un progetto assurdo avrebbe potuto cambiare con largo anticipo la storia delle quattro ruote.

A pensarlo fu proprio la stessa Fiat, che di certo, all’epoca non aveva niente da invidiare a nessuno in termini di tecnologie, prima di entrare in una profonda crisi che mise il marchio a serio rischio. La vettura protagonista di questo racconto è la curiosa Downtown, progetto molto ardito, ma che non ebbe la fortuna sperata.

Fiat, ecco la Downtown che voleva fare la storia

Per raccontarvi la storia odierna, dobbiamo fare un salto indietro di esattamente trent’anni, visto che la Fiat protagonista è risalente al 1993. Si trattò di un progetto folle, di un prototipo pensato da Roberto Giolito e Chris Bangle, e questo strano modello si chiamava Downtown, la cui storia merita di essere raccontata.

Le soluzioni di questa vera e propria minicar risultarono innovative per l’epoca, con una lunghezza di soli 2,5 metri ed una larghezza di 1,5 metri. Si trattava di un mezzo pensato per essere utilizzato prevalentemente in città, che era del tutto elettrificato. Pensate che, tanto per far capire la sua unicità, ne furono costruiti appena 3 esemplari, attualmente esposti al MAUTO ed all’Heritage Hub, entrambi situati a Torino, la città che è sede di questo storico costruttore.

La Fiat Downtown era rivoluzionaria in tutto, a cominciare dai tre posti a sedere che offriva al suo interno. La vettura era alimentata da una batteria allo zolfo e sodio, con un’autonomia massima di 100 km. Si tratta di un dato assurdo per l’epoca, considerando che molte minicar di oggi faticano a raggiungere i 70 km prima di dover essere messe sotto carica.

C’erano due motorini elettrici da 9,5 cavalli ciascuno a spingerla, facendole toccare i 100 km/h di velocità massima, ed anche questo è un dato di tutto rispetto, anche se non era di certo una Tesla. In 9 secondi, la vettura accelerava da 0 a 50 km/h, e c’era la possibilità di percorrere molta più strada con un solo “pieno” andando lentamente.

Infatti, con una velocità media di 50 km/h, c’era un’autonomia massima di 300 km, ma purtroppo, non entrò mai in produzione. Tuttavia, rappresenta un capolavoro di ingegneria e sviluppo, perché poi passarono molti anni prima di tornare a parlare di auto elettriche. Modelli di questo tipo hanno fatto la storia del nostro automotive.

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