Auto, ecco cosa cambia tra ibrida ed ibrida plug-in: tutto quello che non vi hanno detto

Le auto di oggi hanno molte tecnologie differenti. Oggi vi spiegheremo cosa cambia tra ibrida ed ibrida plug-in in pochi passaggi.

Il mondo dell’auto odierno è molto diverso da quello del passato, quando si ragionava solamente sulla benzina, sul gasolio e sul gas metano. Ai nostri tempi, invece, si sono fatte largo tante tecnologie che vogliono portarci nella direzione della mobilità sostenibile, ma non c’è solo l’elettrico a disposizione.

Differenze tra ibrida e plug-in
Auto ibrida (AdobeStock) – Derapate.it

Le auto che rispettano le nuove normative sulle emissioni sono anche quelle ibride, che possono essere, a loro volta, di tante tipologie differenti. Tutti i costruttori o quasi, propongono ormai ogni loro modello in modalità ibrida, visto che tale tecnologia presenta numerosi ed importanti vantaggi, sia a livello di prestazioni che di sostenibilità e consumi.

Le ibride non sono tutte uguali, visto che negli ultimi anni hanno fatto il loro ingresso sulla scena le plug-in ibride, che sfruttano in maniera maggiore la parte elettrica. Nelle prossime righe, proveremo a spiegarvi per il meglio le varie differenze tra questi modelli, e vi assicuriamo che non è facile cercare di capire tutto ciò che cambia tra di loro.

Auto, ecco cos’è una vettura ibrida

Le auto ibride sono ormai un classico, perché in giro ce ne sono tantissime. I tempi della Toyota Prius sono ormai lontani, e le tecnologie, come era ovvio che fosse, si sono molto evolute. Prima di tutto, è necessario fare una piccola differenziazioni, e non tra le ibride e le plug-in.

Infatti, anche a livello di ibride che non presentano la possibilità di ricarica esterna, c’è una divisione tra le Mild Hybrid e le Full Hybrid. Le Mild Hybrid sono quelle che sfruttano in maniera minore la parte elettrica, e soprattutto, non possono mai procedere con il solo utilizzo della parte elettrica. Nel loro caso, il motore termico è sempre attivo, e questo non consente né un clamoroso taglio delle emissioni né un risparmio importante sul fronte del carburante.

Le Full Hybrid sono dunque quelle che convengono di più, anche perché a livello di spesa non risultano essere troppo più care. Esse sono in grado di procedere con la sola parte elettrica nel momento in cui vanno a bassa velocità, così come nelle fasi dell’accensione, dove di solito si usa molto carburante.

Sia le Full Hybrid che le Mild Hybrid non hanno la possibilità di essere ricaricate tramite una presa esterna, cosa che invece contraddistingue le prossime auto di cui vi parleremo. Stiamo parlando delle plug-in ibride, che di sicuro sono quelle più efficienti e tecnologicamente avanzate del momento.

Le differenze con le vetture plug-in ibride

L’auto plug-in ibrida ha una differenza fondamentale rispetto all’ibrida tradizionale. Prima di tutto, così come le full electric, essa è dotata di un’apertura dal quale effettuare la ricarica tramite le prese della corrente. In queste vetture, il motore elettrico viene utilizzato nelle fasi di accensione ed anche nelle fasi in cui si procede a velocità non troppo elevate, sino a quando la batteria non si avvicina alla fase in cui si scarica.

Il motore a combustione si attiva proprio quando la batteria agli ioni di litio non ha più sufficiente carica, ma anche quando le velocità toccate diventano troppo alte. La batteria delle ibride plug-in è comunque diversa dalle ibride normali o dalle Mild Hybrid, perché è in grado di garantire una maggiore autonomia.

Come detto, esse possono essere caricate con una spina esterna, proprio come le full electric, e sono le vetture a combustione che si avvicinano più di tutte alle EV. Ovviamente, acquistare una plug-in ibrida porta con sé alcuni importanti vantaggi, di cui ora vi andremo a parlare.

Prima di tutto, i consumi vengono ridotti in maniera drastica, visto che la parte elettrica può lavorare più a lungo rispetto alle ibride tradizionali. Ovviamente, c’è anche un taglio importante alle emissioni di CO2, che si scatenano in maniera maggiore nelle fasi in cui si resta imbottigliati nel traffico cittadino.

In quelle fasi, ovviamente, la vettura è del tutto in grado di procedere in modalità elettrificata, a meno che la batteria non sia totalmente scarica. Il motore elettrico è anche più potente, e può consentire alla vettura di risultare più efficiente e di consumare molto meno carburante.

Impostazioni privacy