Verstappen contro la Nike? Ora è guerra ed il motivo è assurdo

Max Verstappen è l’uomo del momento in F1, ma ora c’è un piccolo guaio da affrontare. Ecco cosa sta succedendo al campione.

Il mondiale di F1 si avvicina a grandi falcate al suo terzo atto, che verrà disputato in questo fine settimana a Melbourne. Max Verstappen va a caccia della seconda vittoria stagionale, che sarebbe la prima per il campione del mondo al Gran Premio d’Australia, con l’obiettivo di allungare in classifica.

Verstappen (ANSA)
Verstappen fermato dalla Nike (ANSA)

L’avvicinamento di Verstappen a questo appuntamento è stato abbastanza travagliato, ma non per alcuni problemi legati alla Red Bull. Infatti, una delle passioni recenti dell’olandese è legata all’abbigliamento, ed il campione si è scontrato con un marchio abbastanza famoso nell’ambiente. Ecco cosa è successo.

Verstappen, ecco cosa sta accadendo con la Nike

Max Verstappen è il riferimento assoluto per la F1 di oggi, e l’obiettivo di tutti è quello di cercare di fermarlo in qualche modo. Visto il potenziale della Red Bull ed il suo immenso talento, tutto ciò appare a dir poco inverosimile, ma a mettere un freno al campione del mondo sembra esserci riuscito un marchio che con la F1 ha ben poco a che fare, vale a dire la Nike.

Il figlio di Jos, negli ultimi tempi, aveva avuto l’idea di lanciare una linea di abbigliamento, che si sarebbe dovuta chiamare “Max 1“, ma che è stata però bloccata dal colosso statunitense. Il motivo? Il nome sarebbe stato troppo simile a quello della linea “Air Max“, una delle cause di maggior successo della stessa Nike.

Nike (ANSA)
Nike (ANSA)

A parlare di tutto ciò che sta succedendo tra Verstappen e la Nike ci ha pensato il sito web olandese “De Limburger“, con la casa americana che pare aver avviato un’azione legale per fermare le intenzioni del campione del mondo. Addirittura, pare che la casa di Beaverton si sia fatta sentire tramite l’ufficio legale del Benelux per l’eccessiva somiglianza tra le due linee.

L’accusa della Nike è molto pesante, perché ha fatto leva sulla presunta volontà del fenomeno olandese di trarre vantaggio dal brand awareness di “Air Max“. A questo punto, è entrato in gioco proprio l’organo che sovrintende tali argomenti per i paesi di Belgio, Olanda e Lussemburgo, che ha dato ragione al colosso d’oltreoceano.

Ecco cosa è stato detto: “C’è una somiglianza sia dal punto di vista visivo che fonetico tra la linea Air Max e la Max 1, visto che entrambi contengono la parola Max, anche se è giusto specificare che tale parole è posizionata in maniera differente. Tuttavia, entrambi hanno lo stesso peso dal punto di vista dell’immagine, e l’enfasi è tutta sulla parola Max. Il numero 1 viene considerato come una specificazione della parola Max. I prodotti che possono essere vendute sono in parte molto simili, esiste un certo grado di somiglianza da questo punto di vista“.

La passione per la moda ormai spopola nel Circus

Max Verstappen dovrà dunque rinunciare al suo sogno, o meglio, dovrà trovare un’alternativa in termini di nome per lanciare la sua gamma di abbigliamento. I piloti di oggi sono ben diversi da quelli del passato, per i quali, a parte casi come James Hunt e pochi altri, contava solo e soltanto la pista. Oggi ci sono tante passioni come la musica e lo spettacolo, ed il due volte campione del mondo olandese pare aver preso spunto da Lewis Hamilton.

Red Bull RB19 (LaPresse)
Red Bull RB19 con Verstappen a Jeddah (LaPresse)

Il sette volte campione del mondo, infatti, ha da anni una collaborazione con la Tommy Hilfiger, che è sponsor della Mercedes, con la quale lancia tante collezioni. Sarà interessante vedere se Super Max troverà un’alternativa, o se deciderà di mollare questa sua nuova avventura.

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