Verstappen infuriato? Dalla Red Bull emerge una clamorosa novità

Max Verstappen è la punta di diamante della Red Bull, ma c’è qualcosa che non torna dopo Jeddah. Ecco cosa sta succedendo.

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita ha messo in mostra la classica superiorità della Red Bull, con Sergio Perez che ha vinto davanti a Max Verstappen. Il campione del mondo ha rimontanto alla grande dal quindicesimo posto, ma c’è da dire che con la RB19 vista in queste prime due tappe non si è trattato di chissà quale impresa.

Red Bull RB19 (LaPresse)
Red Bull RB19 con Verstappen a Jeddah (LaPresse)

Il ritmo delle vetture di Adrian Newey è semplicemente devastante, ma va detto che qualche piccola crepa pare essersi aperta in quel di Jeddah. In particolare, la questione legata agli ultimi giri in cui gli ingegneri di pista hanno chiesto ai piloti di rallentare il passo, il campione del mondo non ha mollato di un millimetro, togliendogli il punto addizionale del giro più veloce proprio sotto alla bandiera a scacchi.

Perez non pare aver preso benissimo questa scelta, come si è visto chiaramente nel retropodio, anche perché ha così perso la possibilità di diventare leader del mondiale. Un altro che non è uscito soddisfatto da questo fine settimana è Jos Verstappen, che dopo la gara non si è degnato di complimentarsi con il vincitore, come si è ben visto dalle immagini che hanno fatto il giro del mondo.

La Red Bull ha dunque dei piccoli guai interni da sistemare, che però non hanno nulla a che vedere con la strabiliante RB19. Nel frattempo, qualche voce si è alzata riguardo all’assenza di Verstappen dal debriefing con i tecnici del team di Milton Keynes nel post-qualifiche, ma in questo caso, ci ha pensato Helmut Marko a fare da pompiere.

Red Bull, Helmut Marko parla di Max Verstappen

La qualifica del Gran Premio dell’Arabia Saudita ha regalato la seconda pole position in carriera a Sergio Perez, che ha sfruttato nel migliore dei modi una Red Bull stellare. Il messicano si è ritrovato la strada spianata dal guasto al semiasse che ha fermato Max Verstappen nel Q2, costringendolo a partire dalla quindicesima posizione.

Nonostante la consapevolezza di avere un mezzo nettamente superiore, il campione del mondo ha confermato di essere un vero e proprio cannibale, scendendo dalla vettura molto nervoso per ciò che era accaduto. Sin dalle prime ore successive alle qualifiche, si è sparsa una voce legata al fatto che l’olandese non avesse preso parte al classico debriefing della Red Bull assieme agli ingegneri.

Visto l’esito delle prove ufficiali, si pensava che l’olandese fosse arrabbiato per il guasto tecnico, e che proprio per questa maniera non si fosse recato all’incontro con i tecnici. A smentire questa ipotesi ci ha pensato Helmut Marko, il Super-consulente del team di Milton Keynes, che ha collegato la sua assenza al malessere allo stomaco che ha accompagnato il campione del mondo nel week-end saudita.

Ecco le sue parole: “Max non si sentiva bene dopo le qualifiche, non so se avete visto la faccia che aveva quando è sceso dalla macchina. La sua volontà era quella di andare a letto il prima possibile, ma comunque ci possiamo ritenere molto soddisfatti. Perez ha vinto dopo essere partito dalla pole position, mentre Max ha rimontato alla grande dopo essere partito quindicesimo. Tutto è andato alla perfezione. Se Max ha saltato il debriefing perché era deluso? No, tutto era legato alle sue condizioni di salute“.

Sergio Perez su Red Bull
Sergio Perez su Red Bull (Ansa Foto)

La prossima tappa è prevista in quel di Melbourne, dove la squadra di Christian Horner ha vinto soltanto nel 2011 con Sebastian Vettel. Verstappen va in Australia da grande favorito, ma Perez ha qualche certezza in più grazie al bel successo di Jeddah. La sfida sarà molto interessante da seguire, anche se l’esito appare scontato per molti.

 

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