Quante Ferrari possiede Leclerc? E’ un appassionato vero

Charles Leclerc ha una predilezione per la casa modenese. E’ cresciuto nella Ferrari Driver Academy ed è diventato un simbolo della Scuderia.

Vi sono piloti che riescono ad instaurare un feeling speciale con i tifosi, sin dal primo giorno a Maranello. Si tratta di una alchimia che in pochissimi, nella storia del marchio fondato dal Drake, sono riusciti a realizzare. Charles è stato osservato e atteso, nel primo anno in F1, quando era ancora nel team Sauber. Nel 2018 fece un figurone al volante della C37, conquistando 39 punti e la tredicesima piazza nella graduatoria mondiale.

Charles Leclerc (ANSA)
Charles Leclerc (ANSA)

 

Il pilota monegasco ha subito mostrato lampi di talento autentico. Dopo aver vinto tutto nelle categorie minori, il salto nel circus è sempre molto delicato. Ben guidato da Frederic Vasseur, attuale team principal della Ferrari, il #16 mise in mostra anche un’ottima costanza di rendimento. Una delle caratteristiche che lo hanno reso celebre è la capacità di strappare il miglior tempo nel Q3. Nel giro secco finale in qualifica Leclerc è un vero portento. Nel 2019, al suo primo anno sulla Rossa, mise tutti in riga, pur non avendo un mezzo che gli consentisse di battagliare con le Mercedes. Persino Lewis Hamilton si congratulò con il ferrarista per le sue pole e comprese le sue potenzialità già nella tappa in Bahrain.

Charles sfiorò la vittoria al volante della SF90 al secondo round del campionato. Fu tradito da un problema tecnico che gli tolse la soddisfazione di salire sul primo gradino del podio. Arrivò, comunque, terzo e lanciò un messaggio chiarissimo a vertici del Cavallino. Nonostante la giovane età il monegasco avrebbe dato molto filo da torcere ad un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel. Le indubbie qualità del tedesco furono oscurate dalla prepotenza agonistica del prodotto della FDA. Dopo la pausa estiva del 2019 Charles cambiò passo, ottenendo i suoi primi due successi nella categoria regina del Motorsport. In un weekend dalle forti emozioni, sull’iconico tracciato di Spa Francorchamps, il campioncino si aggiudicò il suo primo GP. Replicò sette giorni dopo sullo storico tracciato brianzolo.

A Monza, dopo aver conquistato la pole position, il #16 resistette agli attacchi delle due Mercedes. Hamilton e Bottas provarono in tutti i modi a sopravanzarlo, ma la voglia di festeggiare sopra la marea rossa lo spinsero ad una difesa eroica. Avrebbe vinto anche il terzo Gran Premio di fila, ma a Singapore la spuntò Sebastian Vettel, grazie ad una strategia del team opinabile. I due arrivarono anche a contatto nella tappa di Interlagos e il monegasco perse la chance di chiudere il suo primo campionato del mondo con la Scuderia al terzo posto. Precedette il teammate tedesco, ma fu beffato da Max Verstappen. La chiusura dell’accordo segreto sulla presunta irregolarità delle Power Unit Ferrari hanno limitato la sua crescita. L’olandese della RB ha preso il volo, mentre Charles ha dovuto ingoiare bocconi amari per due anni e mezzo.

Ferrari, la passione di Charles Leclerc

Dopo un 2020 e un 2021 con zero vittorie all’attivo, il ferrarista ha potuto rimettere piede sul primo gradino del podio in occasione della prima tappa del 2022. La nuova auto ad effetto suolo appariva la migliore del lotto, anche grazie alla nuova PU Superfast. In Bahrain il monegasco sfruttò alla grande l’agilità della wing car, riuscendo a battere le Red Bull Racing che, nelle ultime battute, si ritirarono. Carlos Sainz completò una agognata doppietta. Nei primi Gran Premi, anche grazie al peso della F1-75, il monegasco era riuscito a fare la differenza nei tratti misti. Leclerc preoccupato da Vasseur? Ecco la sua risposta. Date una occhiata anche al seguente articolo: Lewis Hamilton, stoccata pesante a Verstappen: il Mondiale è già partito.

Il telaio era uno dei punti forza, ma anche il motore appariva molto performante. Il grand chelem in Australia sembrava confermare la tendenza. Tutto però è finito troppo presto. Puntuali sono sopraggiunti i cronici errori degli strateghi della Ferrari e le avarie tecniche. Il tanto decantato Superfast non si è rivelato affidabile. Charles è stato lasciato a piedi in diverse occasioni e ha dilapidato un discreto vantaggio per colpe non sue. La Red Bull Racing ha dominato la stagione, una volta risolti i guai tecnici e alleggerita la vettura. La Ferrari ha celebrato soli altri 2 trionfi, uno in Austria con il #16 e uno in Inghilterra con il #55. Charles si dovrà accontentare, in queste settimane di pausa, di lucidare la sua splendida 488 Pista Spider.

L’auto è stata personalizzata con una colorazione con strisce bianche e rosse sul cofano, tipiche della bandiera del Principato di Monaco su un nero opaco. Non è il solo gioiello del Cavallino che possiede il pilota. Nel suo garage figura anche una Ferrari Roma. Inoltre la casa modenese lo ha omaggiato, dandogli una strepitosa SF90. La monoposto è conservata nel museo del Principato. Charles, infatti, ha scelto di prestare la monoposto per l’esposizione nella nota collezione del Principe Alberto di Monaco.

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