Lewis Hamilton avrebbe dovuto rappresentare una svolta per il Cavallino Rampante. Il 7 volte iridato, invece, sta diventando un peso per la Ferrari.
Come passa velocemente l’hype lo sanno solo i fan della F1. In un baleno il salvatore della patria, arrivato da Stevenage, è diventato il capro espiatorio di un team che è sempre più in crisi. Oggettivamente la Ferrari ha sbagliato progetto, volendo rivoluzionare totalmente la SF-24, ma Hamilton ci ha messo del suo. Demotivato, quasi come se stesse affrontando l’esperienza con il freno a mano tirato, non è mai riuscito a essere veloce in un Gran Premio.
Surclassato da Leclerc, se non fosse stato protagonista nelle SR, ci sarebbe quasi venuto il dubbio che ci fosse un rookie sulla Rossa. Lewis è arrivato in prima posizione nella gara breve in Cina e terzo nella SR di Miami. A mancare sono stati i risultati più attesi nelle sfide domenicali. Negli ultimi anni Lewis aveva alternato buone prestazioni a preoccupanti passaggi a vuoto. Di solito questo avviene quando si perde la costanza. Dei lampi il pilota vincitore di 105 GP in carriera li ha sempre avuti. Per questo preoccupa il fatto che non riesce a guidare la Rossa a un alto livello.
Lo sfogo di Lewis Hamilton
Lewis Hamilton è piombato in una crisi mentale totale quando ha visto negli schermi la pole position di Charles Leclerc in Ungheria. Ha capito che il problema è suo e si è sfogato davanti a giornalisti, spiegando che la Ferrari dovrebbe cambiare pilota. Con lo sguardo basso ha dichiarato: “Perchè via radio ho detto ‘Every time, every time’? Mi riferivo solo a me stesso (nel team radio, ndr). Cosa mi manca? Non lo so, non lo so. Me lo chiedo anche io. Non ho risposte da dare. Sono inutile, non è colpa del team. Forse bisogna cambiare pilota, perché a quanto pare è possibile portare questa macchina in pole position“.
Dopo Il GP, sempre ai microfoni di Sky, Lewis ha aggiunto: “Non mi sono mai sentito frustrato in realtà. Ma non potevo fare molto di più. Aspettative diverse rispetto all’inizio della stagione? No, non mi aspettavo nulla, non avevo aspettative anche se è andata peggio di qualunque altra stagione della mia carriera”. Ha poi spiegato: “Quando hai una sensazione, è comunque una sensazione. Stanno succedendo tante cose sullo sfondo, il che non è grandioso. Se ho perso la voglia di guidare? No no, io amo ancora correre”. Forse aveva ragione l’ex boss della McLaren, in Ferrari servirebbe veramente uno “bravo”.
