Toyota, né elettrica né diesel: per il nuovo gioiello sostenibile ti chiedono 10.000 euro subito e hai inclusa l’assicurazione

Sta avanzando una nuova tecnologia nel mondo. L’elettrico già sembra il passato con l’arrivo di nuovi mezzi a zero emissioni.

Il mercato delle quattro ruote sta proponendo delle alternative eccezionali. Se siete dei progressisti del green, nell’industria attuale, vi sono tantissime novità di altissimo profilo. Ogni mese vengono presentate delle soluzioni alla spina avanzatissime. I problemi della loro mancata diffusione sono legati, principalmente, ai prezzi proibitivi.

Toyota, né elettrica né diesel
Toyota (derapate.it)

Queste vetture sono, altamente, costose e manca ancora una estesa infrastruttura di ricarica. Di questo passo le innovazione dei mezzi saranno, nettamente, superiori a quelle strutturali nelle nostre città. Un problema analogo lo si sta percependo con l’elettrico. A differenze delle vetture full electric, le FCEV non richiedono la ricarica continua delle batterie agli ioni di litio. Si tratta di energia autoprodotta che sfrutta il processo chimico dell’elettrolisi inversa.

Le auto ad idrogeno hanno bisogno di rifornitori specifici, una volta ultimato il gas. I tempi di ricarica, però, sono molto diversi rispetto a quelli delle EV. L’operazione per le auto a idrogeno richiede in media soli 5 minuti. Il funzionamento delle FCEV avviene attraverso la reazione chimica tra l’idrogeno e l’ossigeno. Vi sono alcuni componenti simili alle EV, come il motore elettrico, le celle a combustibile, il serbatoio dell’idrogeno e il pacco batterie.

Le vetture ad idrogeno rilasciano un vapore acqueo che fuoriesce dal tubo di scarico. Si tratterebbe di una innovazione 100% ecologica, ma solo pochi brand hanno investito in questa tecnologia. Per ora Toyota e Hyundai ci credono. Le auto lanciate hanno un’ottima ripresa, proprio come le elettriche tradizionali. Il modello di punta della Toyota si chiama Mirai e mira a cambiare l’industria delle quatto ruote. Anche la Prius all’inizio venne vista con un certo distacco dai puristi, ma ad oggi è la migliore ibrida al mondo.

Toyota, affare da cogliere al volo

La seconda gen della Mirai presenta un look futuristico come la sorella ibrida. L’auto ad idrogeno a celle a combustibile è proposta in Giappone, negli Stati Uniti e in alcuni stati dell’Europa tra cui Regno Unito, Danimarca, Belgio, Italia e Germania. Le unità vendute nel mondo sono ancora pochissime, ma i motivi sono, principalmente, legati alla mancanza di colonnine.

Toyota mirai idrogeno offerta
Design Toyota Mirai (Ansa) motomondiale.it

La Mirai ha raggiunto a giugno 2021 il primato di distanza percorsa con un pieno: 1003 km. La Mirai vanta alcuni elementi in comune con le EV e la pila a celle a combustibile (FC), il convertitore boost FC ed i serbatoi per idrogeno ad alta pressione. Il TFCS ha raggiunto una efficienza energetica maggiore rispetto al motore a combustione interna e non sprigiona anidride carbonica o SOC, sostanze potenzialmente pericolose, durante l’utilizzo. Il rifornimento è più vicino a quello delle auto termiche che a quelle delle elettriche, necessitando dai 3 ai 5 minuti. La nuova pila FC dell’auto raggiunge una potenza massima di 114 kW (153 CV).

La densità di potenza della pila è di 3.1 kW/l o 2.0 kW/kg. Ogni pila comprende 370 celle, con uno spessore della cella di 1,34 mm ed un peso di 102 grammi. La cella utilizzata nella nuova Mirai ha una densità di potenza di 5.4 kW/l. La Mirai ha due serbatoi per l’idrogeno. E’ proposta a partire da € 75.600 in Italia. Per un top di gamma non è una cifra clamorosa, ma oggi può essere tua con una maxi rata iniziale di 9.900 euro + IVA, e una mensilità di 599 euro + IVA al mese, per 48 mesi e 60.000 km. Un vero affare da non lasciarvi sfuggire. Incluso nel prezzo è prevista la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assicurazione RCA, Kasko e Furto e Incendio, l’assistenza stradale e la messa su strada. Maggiori informazioni sul sito web Toyota e nei concessionari.

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