Suzuki e il ritorno in MotoGP, l’annuncio esalta i tifosi: è da non credere

La Suzuki ha detto addio alla MotoGP alla fine del 2022, lasciando tutti di sorpresa. Ora c’è il sogno di vederla di nuovo in pista.

La MotoGP, e questo non è un mistero, è in una fase di crisi, a tal punto che il boss della Dorna, vale a dire Carmelo Ezpeleta, ha parlato di una possibilità di venderla. Una delle mazzate più pesanti dei tempi recenti è stato l’addio della Suzuki, che alla fine del 2022 ha deciso di lasciare tutto. La notizia era stata anticipata dalla stampa nel maggio di due anni fa, e poi confermata poche settimane dopo dal colosso giapponese.

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Suzuki con Alex Rins in azione (ANSA) – Derapate.it

Si è trattato di un vero e proprio fulmine a ciel sereno, per una casa che con il duro lavoro, era arrivata anche al mondiale piloti, vinto nel 2020 da Joan Mir. Attualmente, in azione ci sono 5 marchi, ovvero Ducati, Aprilia, KTM, Yamaha ed Honda, con la casa di Borgo Panigale che sta oggettivamente uccidendo la competizione, come confermato dalle 17 vittorie su 20 appuntamenti del 2020.

La Suzuki ha capito che, in una fase come quella attuale, le priorità erano altre, e che non si potevano spendere troppi soldi in un mondo come la MotoGP, il cui declino era già iniziato da tempo. Tuttavia, ora è arrivata una voce che porterebbe a pensare ad un rientro di questo costruttore, ed anche di un altro colosso del Sol Levante. Ecco perché gli appassionati possono crederci sul serio.

Suzuki, la proposta di Casey Stoner per averla in MotoGP

La Suzuki non è l’unica casa giapponese che in passato è stata impegnata in MotoGP e che ora ha deciso di dire basta, dal momento che questo destino è condiviso con la Kawasaki. Quest’ultima ha lasciato la top class tanti anni fa, ma ora è arrivata una proposta da parte di Casey Stoner, che riguarda il rientro di entrambe nel Circus. Ovviamente, da parte dei due costruttori non c’è stata alcuna risposta e per il momento resta solamente un’idea del due volte campione del mondo, che ne ha parlato in un’intervista concessa a “TNT Sports“.

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Joan Mir campione del mondo nel 2020 con la Suzuki (ANSA) – Derapate.it

Ecco le sue parole: “Abbiamo bisogno di una serie di regole che durino almeno per 10 anni, i costruttori devono entrare in gioco e sapere cosa possono mettere da parte come budget in modo realistico. Bisogna riportare la Suzuki e la Kawasaki in MotoGP, e per farlo devono avere la certezza che i regolamenti siano lo stessi per tanto tempo. Loro devono essere preparati a tutto, senza avere problemi di budget causati appunto dai troppi cambi regolamentari, ci sono troppe cose in ballo al giorno d’oggi. Mi sembra che si stia cercando di copiare la F1, ma noi abbiamo molta più elettronica“.

A tal proposito, Stoner ha più volte parlato di uno spettacolo che sta venendo meno, proprio a causa dell’eccesso di aerodinamica ed elettronica. Alla MotoGP servono mezzi più semplici e regolamenti alla portata di tutti, in modo da richiamare tanti marchi importanti per il futuro. Di certo, è più facile a dirsi che a farsi, ma la situazione attuale va rivista se si vuole andare avanti.

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