FIAT, avete mai visto la loro prima auto? Raggiungeva una velocità “imbarazzante”

Si parla spesso e volentieri della Fiat, ma avete mai visto la prima automobile del marchio torinese? Eccola qui.

La Fiat è un’azienda automobilistica importantissima per l’Italia e per il mondo. Dotata di una storia che parte da lontano, l’azienda automobilistica italiana con sede a Torino ha realizzato una delle storie più incredibili ed eccezionali dell’intero ventesimo secolo. Ancora oggi ha un grandissimo ruolo da protagonista nel mondo dei motori.

la prima fiat
Avete mai visto la prima Fiat? Eccola qua (derapate.it – Canva)

Oggi fa parte in maniera attiva del Gruppo Stellantis, e si sta espandendo sempre di più a livello globale. Tutti conosciamo le vetture che hanno fatto la storia del marchio, basti pensare all’iconica 500 e o alla superutilitaria Panda.

E non solo, ovviamente. Ma vi siete mai chiesti quale sia stato il primo gioiello a quattro ruote realizzato dalla FIAT? Noi, oggi, cercheremo di scoprirlo. Il design vi stupirà, ma non è l’unico dettaglio che potrebbe lasciarvi a bocca aperta, come stiamo per vedere.

Fiat, la prima è stata lei: semplicemente indimenticabile

Verso la fine del 19° secolo, l’automobile iniziava a conquistare tutta Europa, Italia compresa. L’ingegnere veronese Enrico Bernardi, fra il 19 e il 20° secolo, ideò un triciclo a benzina. E’ tutt’oggi considerata la prima auto italiana. L”11 luglio 1899, per volontà di una decina di aristocratici piemontesi che condividevano la passione per le quattro ruote, fu fondata a Torino quella che oggi è rinomata in tutto il mondo come FIAT. E che, poco dopo, diede vita alla FIAT 3 1/2 HP. Fu il primo modello a quattro ruote costruito dall’azienda. Venne realizzata dal 1899 al 1900.  Tale veicolo derivava dalla Welleyes.

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Fiat 3 1/2 HP, la prima vettura del marchio torinese in assoluto (derapate.it – Wikipedia)

Fu progettata dall’ingegnere Aristide Faccioli e costruita dall’Accomandita Ceirano (acquisita proprio dalla Fiat). Il motore si trovava sul posteriore, ed era un bicilindrico raffreddato ad acqua attraverso un radiatore a serpentina. La velocità massima era di 35 chilometri orari, che oggi può apparire niente ma per l’epoca era tutt’altro che scarsa. Aveva distribuzione a valvole laterali. Il cambio aveva solo tre marce. La retromarcia era assente. I freni erano posti al retrotreno. Era una quattro posti, ma nonostante questo era anche molto compatta. Il consumo si attestava sugli 8 litri ogni 100 chilometri.

La carrozzeria venne costruita da Marcello Alessio, noto specialista torinese e pioniere delle carrozzerie per automobili. Nel 1899 venero costruiti solamente otto esemplari. Tuttavia se ne aggiunsero altri 18 nell’anno successivo. Il totale, infine, fu di 26 unità. Ne risultano, nel 2023, almeno 4. Veri e proprio sopravvissuti ultrasecolari; uno conservato al Centro Storico Fiat, uno al Museo dell’Automobile di Torino, uno all’Henry Ford Museum di Dearborn negli Stati Uniti d’America e il quarto al National Motor Museum di Beaulieu in Gran Bretagna.

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