Una Ferrari F1 si affianca in autostrada: il video fa il giro del mondo

Una vettura di F1 non può circolare in autostrada, ma questo fatto pazzesco è invece accaduto qualche tempo fa. Ecco dove.

Le monoposto di F1 sono le auto più veloci e tecnologiche del mondo, e non è un caso che in questo campionato militino il meglio del meglio di piloti ed ingegneri. Tutti coloro che iniziano a gareggiare sognano di arrivare in questa categoria e magari vincere anche il titolo mondiale.

Ferrari F1 (ANSA)
Ferrari F1 (ANSA)

La F1 è seguitissima in tutto il mondo, ed a volte, c’è spazio anche per delle vere e proprie follie, come nella storia che vi racconteremo oggi. La protagonista è una vecchia monoposto, ed anche se non tutto è come sembra, siamo sicuri che la cosa non vi sembrerà reale.

F1, ecco la monoposto che è stata pizzicata in autostrada

Un qualcosa di assolutamente senza senso è avvenuto in Repubblica Ceca qualche tempo fa, sull’autostrada D4 che collega Strazny alla capitale Praga, un tratto di circa 42 km dove comunque si raggiungono delle velocità molto elevate, essendo un pezzo di strada molto moderno e del tutto rettilineo, ma che di certo non è adatto a monoposto di F1.

Il video girato dall’abitacolo di un’altra vettura ha fatto il giro del mondo, ed è in questo momento che è venuta fuori una strana verità. Gli occhi più attenti hanno infatti fatto un distinguo, e si è capito che solo la livrea ricorda quella di una Ferrari di F1. Infatti, la vettura in questione è una vecchia GP2, di quelle che furono utilizzate tra il 2008 ed il 2010, che diederono grande spettacolo con alcuni giovani talenti.

Come detto, a trarre in inganno coloro che sostenevano si potesse trattare di un’auto della massima formula è il rumore del motore e, soprattutto, l’inconfondibile livrea rossa che ricorda le Ferrari di quel periodo. Sull’ala posteriore, su sfondo nero, c’è la scritta Marlboro, il marchio di proprietà della Philip Morris che è stato main sponsor della Scuderia modenese dal 1997 al 2007, prima che le ferree leggi imponessero la cancellazione di queste pubblicità.

La stessa scritta è riproposta sul cofano motore, mentre sulla bandella dell’ala posteriore appare il numero 7 scritto in nero su sfondo bianco ed il Cavallino della Ferrari. Sulla pancia c’è anche il logo della Shell e la scritta Vodafone, marchio che si legò alla Rossa dal 2002 al 2006, ma va fatta una precisazione.

Infatti, la livrea non è proprio corretta per come sono posizionati gli sponsor, ed è chiaro che qualcuno ha acquistato questa vecchia GP2 per poi equipaggiarla a suo piacimento, creando comunque un risultato interessante a livello cromatico. Il Cavallino appare anche sulla parte posta davanti alle pance laterali, nell’esatta posizione in cui lo troviamo ancora oggi sulle SF-23 di Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Le forme, tuttavia, ci fanno capire che non si tratta delle auto di quegli anni, che erano affidate prima a Michael Schumacher e Rubens Barrichello, passando poi il testimone a Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Dal posteriore si capisce benissimo che è una vecchia GP2, che comunque ha dato spettacolo su questa autostrada.

Un giorno di ordinaria follia in autostrada

Quanto accaduto è comunque pericolosissimo, ed a poco serve specificare che si trattava di una GP2 e non di una F1. Queste sono comunque auto in grado di raggiungere senza problemi i 300 km/h, e la seconda parte del video mette spavento. Davanti alla vettura c’è infatti una Toyota C-HR, un’auto ibrida dalle ottime prestazioni, ma che ovviamente non può pensare di competere contro una monoposto da competizione.

La vettura giapponese, infatti, provvede presto a spostarsi, con il pilota dell’auto da corsa che fa una brusca accelerata e sembra sparire tra le curve della strada. Tuttavia, quasi per farsi ammirare, egli rallenta poi di colpo, e colui che gira il video riesce a ricucire lo strappo, tornando ad inquadrare la vettura di GP2 di colore rosso fiammante, che è stata ovviamente subito messa sotto accusa dalle autorità locali.

Il problema è che questa monoposto non ha ovviamente una targa, in quanto non è un mezzo che potrebbe circolare liberamente per le strade pubbliche. La cosa è avvenuta qualche mese fa, ma secondo gli ultimi aggiornamenti, il colpevole di questa bravata non è stato ritrovato, ed a meno che non tornerà in circolo, sarà difficile farlo in futuro.

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