Via per colpa di Lorenzo? Il retroscena su Ducati ora scuote la MotoGP

Ora la Ducati è la Scuderia dominante nel mondo della MotoGP, ma in passato non era così e per colpa di Lorenzo accadde l’impensabile.

Ci sono davvero pochi dubbi sul fatto che uno dei più grandi piloti nella storia della MotoGP sia stato Jorge Lorenzo. Il campione spagnolo ha saputo trionfare in tre circostanze nella competizione regina, forse quattro secondo lui, il che lo ha reso sempre molto ambito, alle volte anche troppo.

Jorge Lorenzo
Jorge Lorenzo (Fonte: Ansa Foto)

Che la storia d’amore tra Jorge Lorenzo e la Ducati non avrebbe potuto avere un liete fine lo si capì già ben prima rispetto alla firma del contratto. Dobbiamo tornare con la memoria al 2009, un anno molto duro per Nuvola Rossa.

La lotta al titolo era tutta interna alla Yamaha tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, mentre la Ducati di Stoner non andò oltre il quarto posto. A raccontare cosa accadde al termine di quell’anno ci ha pensato l’allora Team Manager Livio Suppo.

Parlando all’interno del proprio canale YouTube “Pecino GP”, ha spiegato come la situazione in casa Ducati fosse molto complicata quell’anno. Non c’era ancora Claudio Domenicali come Amministratore delegato, ma un personaggio che preferisce non citare.

“Avevamo idee molto diverse io e l’amministratore delegato di allora e nel 2009 non fu facile gestire il caso Stoner. Il ragazzo si era ammalato e questo lo aveva portato a saltare tre gare del Mondiale. Per questo motivo quell’anno arrivò l’AD e mi disse di fare un’offerta a Jorge Lorenzo molto più alta rispetto a quella proposta a Stoner”.

Il risultato fu un disastro su tutta la linea, infatti Suppo disse subito che difficilmente Lorenzo avrebbe mollato la Yamaha e il risultato finale fu che Stoner non rinnovò il contratto con Ducati andandosene nel 2010.

Suppo e Stoner vincenti alla Honda: la mancata carta Lorenzo

Da quel momento in poi i rapporti tra Suppo e la Ducati si deteriorarono, nonostante uno splendido rapporto durato per ben undici anni. A convincerlo che sarebbe stato il caso di cambiare aria fu l’Amministratore delegato della Honda Nakamoto che, sentendo i problemi in casa Ducati, non perse tempo a contattarlo.

Il risultato finale fu che Suppo aveva mantenuto grandi rapporti con Stoner e così lo convinse a firmare con la Honda al termine del 2010. Dopo un periodo molto complicato per la casa giapponese, al primo anno il fenomeno oceanico vinse subito il suo secondo Mondiale.

Non succedeva dall’anno abbastanza casuale del 2006 che la vettura nipponica non vincesse un Mondiale, con il trionfo che arrivò con ben 90 punti di margine proprio su Lorenzo.

“Sono state due esperienze che sono state importanti e mi hanno formato, pur essendo davvero molto diverse. Alla Ducati il progetto era maggiormente mio, ma alla Honda siamo riusciti a fare grandi cose.”

Proseguono in questi termini le dichiarazioni di Suppo all’interno del proprio canale YouTube nel quale spiega come mai ci siano stati determinati problemi in casa Ducati. Le sue parole sono poi tornate sul famoso amministratore delegato del tempo, considerato come uno che non conoscesse nulla di corse, ma guardava solo ai soldi.

Chissà come sarebbe stato quel 2010 se ci fosse stato Jorge Lorenzo alla Ducati, sicuramente le cose sarebbe andate molto meglio rispetto alla sua esperienza abbastanza deludente e sconclusionata del biennio 2017-2018.

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