Sapete quanti chili si perdono in una gara di MotoGP? Il dato ha lasciato i tifosi di sasso

Lo sforzo fisico dei centauri della MotoGP è, davvero, clamoroso. Durante un weekend di gara sono sottoposti ad un grande stress.

Non è facile essere dei piloti della MotoGP. Oltre al lungo percorso per arrivare ai piani alti, i centauri devono essere preparatissimi fisicamente e mentalmente per gestire le fatiche. Il calendario della top class nel 2023 è il più lungo di sempre. 21 GP cui si sommano anche 21 SR per un totale di 42 gare senza esclusioni di colpi.

MotoGP, Marco Bezzecchi (ANSA)
MotoGP, Marco Bezzecchi (ANSA)

La classe regina attuale è molto cambiata rispetto ai decenni passati. E’ sempre stata una disciplina per man e non per boys, come parafrasava un noto spot, ma oggi è ai limiti del proibitivo. Per accrescere lo spettacolo i vertici, nella stanza dei bottoni, hanno voluto organizzare più eventi con le doppie sfide nei weekend. La preparazione fisica è cambiata, radicalmente, per venire incontro al nuovo trend delle Sprint Race.

Le gare corte non sono così corte ha dichiarato Pecco Bagnaia, dopo lo storico successo in Portogallo. Una SR non sarà mai paragonabile ad una sessione di libere. I rider devono tenere alta l’attenzione, evitando infortuni e problemi fisici vari. Ciò che fa la differenza è l’aspetto della reidratazione. Ognuno segue un piano alimentare personalizzato, strutturato in base anche alla struttura fisica e al metabolismo.

Ciascuno ha una precisa dieta e programma, per recuperare dallo stress fisico delle gare. C’è chi è costretto a bere di più o evitare certi cibi. Di solito tutti assumono sali minerali e proteine. L’allenamento fisico è determinante per resistere allo stress di tante corse consecutive nel giro di poche settimane. Ci vuole un fisico bestiale per poter gestire weekend così ricchi, dove ci sono anche eventi promozionali, incontri con fan e giornalisti.

I kg persi in gara

Vi sono rider che dimostrano di avere delle capacità di recupero pazzesco. C’è chi suda tanto, come ad esempio Zarco del team Pramac, ma con 45 minuti di GP preceduti da una corsa del 50% dell’intera distanza il giorno prima la preparazione deve essere perfetta. Da una analisi, come annunciato sulle colonne di Corsedimoto, i rider della MotoGP consumano 1500 calorie, perdono 2-3 chili di peso e fanno il 30% di fatica in più rispetto ad un rugbista della Nazionale.

I piloti è come se ballassero sulle moto, andando a velocità spaventose. Il cuore viaggia sopra le 180 pulsazioni/minuti, arrivando sino a 220 nei punti più complessi di un circuito. Per arrivare su questi standard i rider devono fare tantissimo cardio, piscina e allenamenti sulle moto da cross. Non vi sono più escamotage, come i vecchi tempi, dove il talento poteva sopperire ad una grande preparazione. Oggi tutti i centauri sono atleti curatissimi, anche sul piano del sonno e dell’alimentazione.

Per competere con i migliori al mondo serve una abnegazione unica. E’ una vita di sacrifici a tutto tondo, viaggiando in ogni dove e rinunciando all’alcol e ad altri vizi. Solo chi riesce ad essere uno stakanovista nella vita riesce a dare il 100% nella carriera professionale. Il Motorsport attuale è per numeri 1. Non sono ammesse eccezioni. Alla 8 ore di Suzuka nel 2001, il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, tra un turno di guida e l’altra, si infilava in una tinozza piena di cubi di ghiaccio. Oggi le tecnologie sono cambiate, ma lo sforzo è sempre impressionante.

Gli sforzi della MotoGP

I rider hanno dei personal trainer specializzati. Antonio Cascini, consulente per tanti anni di Yamaha Motor Racing e preparatore di Jorge Lorenzo nella stagione 2013, sulle colonne di Corsedimoto, ha dichiarato: “Per fare fiato si usano cyclette particolari oppure macchine che simulano il jogging ma senza stress per le articolazioni. Ideale è il lavoro in piscina perchè si può caricare senza mettere sotto stress le articolazioni. I piloti della MotoGP fanno una doppia sessione quotidiana di 3-4 ore e il giorno dopo lavorano con la moto: cross, supermotard, dirt track. L’indomani si torna in palestra, nella fase calda della preparazione non ci sono pause. Importantissima la dieta, i piloti di oggi curano l’alimentazione in maniera maniacale”.

Il preparatore atletico ha spiegato che occorre bere acqua a temperatura ambiente, in qualsiasi condizione, anche in Malesia dove si gareggia con 40 gradi e umidità altissima. I piloti evitano caffè prima di scendere in pista e devono reidratarsi, subito dopo lo sforzo, con bevande piene di sali minerali. Il rischio è collassare. C’è chi usa dei sistemi di crioterapia sistemica, trascorrendo a -180 gradi un paio di minuti per un repentino recupero.

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