Ferrari, la SF23 è già nella storia: il primato ottenuto è davvero deprimente

La Ferrari sta vivendo una stagione disastrosa, con il 2023 che non sembra sorridere al Cavallino e ora è giunto un nuovo dato allarmante.

Che la Ferrari sia in caduta libera lo si sta ampiamente vedendo in queste gare della stagione 2023. Il Cavallino soffre tremendamente non solo la Red Bull, ma anche Aston Martin e Mercedes sembrano essere di un altro livello.

A peggiorare la situazione ci ha pensato anche la penalizzazione nei confronti di Carlos Sainz che esce così dalla zona punti e non porta ad alcun miglioramento della Scuderia in classifica. Il dato diventa così allarmante, con la Ferrari che a questo punto deve leccarsi le ferite.

Ferrari
Ferrari (Ansa Foto)

Il nuovo regolamento del punteggio è stato introdotto nel 2010, in modo tale da poter dare maggiore importanza ai primi classificati e per fare rientrare nella zona punti altri due piloti. Non più i primi otto, ma bensì fino al decimo, dunque le grandi Scuderie non avrebbero dovuto avere mai problemi.

Da quando esiste questo regolamento, la Ferrari non è mai andata così male dopo le prime tre prove dell’anno, perché nel fallimentare inizio del 2023 sono solamente 26 i punti raccolti dal Cavallino.

Un numero dettato anche da molta sfortuna, vedi la rottura di Leclerc in Bahrain e l’ultima penalizzazione di Sainz in Australia, ma il risultato rimane sempre lo stesso. Sembrava essere intoccabile il record negativo del 2020, con la peggior auto dell’Era moderna della Ferrari, ma allora i punti furono 27.

La quasi totalità dei punti derivò prevalentemente dal fatto che Leclerc nella prima prova in Austria ottenne un grande secondo posto, ma a completare l’opera ci pensò il punticino di Vettel sempre nel primo GP e poi il suo sesto tempo in Ungheria.

Ferrari peggio del 2020: un disastro senza fine

A questo punto sembra davvero non esserci limite al peggio, con la Ferrari che a questo punto è in balia degli eventi. Riuscire a peggiorarsi rispetto al 2020 era difficile e si va molto peggio anche al pessimo 2014, con 33 punti, al 2012 che vedeva un Massa a zero dopo tre prove, ma c’erano i 37 punti di Alonso, e all’anonimo 2021, con 42 lunghezze.

La cosa che fa più male in assoluto è il fatto che questo dato arrivi subito dopo a quello che era stato l’anno con la migliore partenza della storia della Ferrari. Nel 2022 infatti tra Bahrain, Arabia Saudita e Australia si era avuto il modo di toccare un totale di 104 punti, due in più rispetto al precedente record del 2017.

La situazione non sembra nemmeno essere poi così rosea come tanti in casa Ferrari vogliono far credere. In vista di Baku sono attesi tanti cambiamenti, almeno questo è quello che ci è stato detto, ma lasciateci dubitare.

Sicuramente ci sarà una crescita della Rossa, ma il problema è che bisogna recuperare del gap anche nei confronti di Mercedes e Aston Martin, non solo della Red Bull. Il Cavallino ha bisogno di rialzare la testa e deve farlo alla svelta.

Si è sempre cercato di difendere spesso anche a spada tratta le qualità della coppia formata da Leclerc e Sainz. Nessuno mette in discussioni le qualità che ci sono e sono evidenti, ma un punteggio così basso deve essere la spinta per migliorarsi. Più in basso di così non si può andare.

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