Ferrari, ecco cosa deve cambiare: parole chiare dall’ex pilota

La Ferrari vive un periodo terribile, ed ora a parlarne è stato un amato ex pilota del Cavallino. Ecco cosa può succedere a Maranello.

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è stato una doccia fredda per i tifosi della Ferrari, che erano già molto delusi da ciò che era accaduto in Bahrain. Carlos Sainz ha chiuso settimo a 35 secondi dalla Red Bull di Sergio Perez, mentre Charles Leclerc non è andato oltre la settima piazza a ben 42 secondi di ritardo. Va sottolineato che prima di metà gara c’è stata anche una Safety Car che ha annullato i distacchi, altrimenti avremmo parlato di un gap oltre il minuto.

Ferrari SF-23 (LaPresse)
Ferrari SF-23 con Leclerc in Bahrain (LaPresse)

La situazione a Maranello è terribile, e Jeddah ha messo tutti di fronte alla realtà dei fatti. Si pensava che il Bahrain potesse essere la fotografia di una vettura acerba, ma in realtà questa SF-23 è un’auto fallimentare che in condizioni normali non vincerà neanche una gara, e che faticherà a portarsi a casa qualche podio.

In pochi mesi si è tornati alla situazione tecnica del biennio 2020-2021, quando la power unit di Maranello era stata castrata dal folle accordo segreto accettato da Mattia Binotto e stipulato con la FIA. Tutto ciò è inaccettabile, ed il nuovo team principal, ovvero Frederic Vasseur, avrà un lunghissimo lavoro da fare per risollevare la Ferrari da questo scempio.

Il 2023 è una stagione che può già essere archiviata, ed a fatica si potrà pensare di fare meglio del quarto posto tra i costruttori. Infatti, l’Aston Martin è chiaramente la seconda forza per il momento, con la Mercedes che è pronta a portare un’auto del tutto nuova entro Imola, nella speranza di avvicinare il team di Milton Keynes. Un ex alfiere della Scuderia modenese ha la ricetta per cambiare passo.

Ferrari, René Arnoux parla chiaro del Cavallino

La Ferrari è sempre sotto i riflettori per via della sua storia e di ciò che ha vinto in passato, ma l’errore da non commettere dev’essere proprio quello di non vivere di ricordi. L’ultimo titolo mondiale piloti è storia del 2007, quando Kimi Raikkonen regalò un sogno ai tifosi nel pazzesco finale di Interlagos.

Il costruttori non si vince dal 2008, ed è chiaro che la strada intrapresa è quella che va verso il periodo più lungo senza la vittoria di titoli mondiali. Il futuro non pare affatto tranquillo per la Scuderia modenese, con Frederic Vasseur che ha avviato una rivoluzione tecnica necessaria, ma che richiederà tempo per vincere.

Mattia Binotto ha distrutto questo team puntando su tecnici non al livello della concorrenza, ed i risultati si vedono ancora oggi. A parlare del momento disastroso del Cavallino è stato, in un’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport“, l’ex pilota della Rossa René Arnoux, che nel 1983 vinse i GP del Canada, di Austria e di Olanda al volante della vettura di Maranello.

Ecco cosa ha dichiarato l’esperto ex F1 francese: “Sono molto deluso, la Safety Car non avrà dato una mano, ma a Jeddah le cose sono andate peggio che in Bahrain. La Red Bull di oggi è uguale a ciò che era la Ferrari sotto Jean Todt, per il momento, gli avversari non possono che correre per la terza posizione“.

Arnoux ci è andato giù molto pesante: “Lo scorso anno avevano un’auto molto veloce, ma che difettava in affidabilità, mentre ora non è affatto competitiva. Il telaio non è valido, distrugge le gomme e questi sono i risultati, che non possono non allarmare i tifosi bisogna lavorare molto“.

Arnoux invita la Rossa a prendere tecnici competenti

La Ferrari non ha tecnici validi da troppi anni, e René Arnoux non fa sconti su questo: “Occorre guardare alla Red Bull ed alla Mercedes e prendere le figure giuste da loro. Non sono più quegli 8-10 cavalli a fare la differenza, ma è l’aerodinamica, ed infatti è Newey che fa vincere la Red Bull. Bisogna prendere gente che sia competente, sia per il settore telaistico che per l’elettronica, come ha fatto l’Aston Martin“.

Ferrari SF-23 (LaPresse)
Ferrari SF-23 con Leclerc in Bahrain (LaPresse)

Il modello della squadra di Lawrence Stroll è quello perfetto da seguire, ed è evidente che non c’è più un minuto da perdere. A Maranello occorre cambiare passo molto in fretta, perché prima si comincia, meno ci sarà da attendere per tornare alla vittoria. Altrimenti, non ci sarà nulla a cui appigliarsi.

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