La Ferrari e l’ennesima rinuncia: le parole di Vasseur spaventano

Frederic Vasseur, nuovo team principal della Ferrari, ha usato parole molto chiare, che però non fanno stare tranquilli i tifosi.

Il mondiale di F1 targato 2023 ha preso il via in queste settimane e, per l’ennesima volta, le aspettative dei tifosi della Ferrari sono state deluse. La nuova monoposto non è competitiva, e questo è ormai un dato di fatto. Carlos Sainz ha chiuso il GP del Bahrain con 48 secondi di ritardo da Max Verstappen e dalla spaziale Red Bull, che con la RB19 pare aver scavato il solco nei confronti dei rivali.

Ferrari Frederic Vasseur (ANSA)
Ferrari Frederic Vasseur parla del diritto di veto (ANSA)

La Ferrari è stata battuta anche dall’Aston Martin di Fernando Alonso, con Carlitos che a fatica si è tenuto alle spalle la Mercedes di Lewis Hamilton. Charles Leclerc non ha potuto nulla quando la sua Rossa si è ammutolita per un guasto alla centralina, e la cosa clamorosa era che questo pezzo era stato cambiato prima della gara.

Nelle ultime ore, il nuovo team principal della Rossa ha parlato anche del diritto di veto, uno dei grandi vantaggi che la Scuderia modenese potrebbe sfruttare in determinate situazioni. Il manager francese, almeno per ora, non pare intenzionato a farne uso, per dei motivi non meglio chiariti.

Ferrari, Vasseur dice no al diritto di veto

La Ferrari è la squadra che ha partecipato a più campionati di F1 di tutti, iscrivendosi sempre sin dal debutto della massima serie datato 1950. Dal punto di vista politico, questo ha portato alla nascita del diritto di veto, che è diventato effettivo a partire dagli anni Ottanta, quando ci furono diverse spaccature, e la Scuderia modenese iniziò ad isolarsi soprattutto dai team britannici.

Nelle ultimi stagioni, Maranello lo ha usato sempre meno, testimoniando di aver perso praticamente tutto il potere politico che aveva in passato, soprattutto nell’epoca di Luca Cordero di Montezemolo e Jean Todt. Il diritto sopracitato consente alla squadra italiana di poter evitare l’introduzione di alcune regole (eccetto quelle sulla sicurezza, come la TD39 dello scorso anno), o il verificarsi di situazioni che potrebbero rivelarsi sfavorevoli.

Prossimamente è previsto il World Motor Sport Council, dove si discuterà della F1 del futuro, ma Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, ha già fatto sapere che non userà il diritto di veto: “Io sono il responsabile dei team di F1 al WMSC, ma ciò non significa che voterò a nome della mia squadra, ma a nome di tutti i team coinvolti. Questo deve essere chiarissimo“.

Vasseur ha poi aggiunto: “Per quello che riguarda il diritto di veto, non credo che la nostra squadra lo abbia mai usato a questi livelli in passato, anche se è sicuramente accaduto che in passato ci siano stati dei litigi e degli scontri pesanti con i rivali. Credo che all’interno della F1 Commission stiano facendo un ottimo lavoro, quindi, non vedo perché usare il veto in questo momento. Di certo non lo faremo ora, poi vedremo in futuro“.

La sensazione è che a Maranello si sia perduto del tutto il valore ed il potere che c’era in passato, ed ora sono la Red Bull e la Mercedes a dettare le regole del gioco. Il problema sta proprio nel fatto che la Scuderia modenese si è troppe volte “calata le braghe”, accettando anche regolamenti spesso controproducenti.

F1 Red Bull e Ferrari (LaPresse)
F1 Red Bull e Ferrari in pista in Bahrain (LaPresse)

Il corso di Vasseur non sembra aver cambiato le sorti della Rossa, ma è ovvio che per giudicarlo sia ancora troppo presto. Il prossimo consiglio mondiale che ci sarà a breve sarà una prima occasione per vedere il manager francese all’opera con i colori del Cavallino, ed il suo comportamento sarà molto seguito.

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