F1, dalla Red Bull la speranza per la Ferrari: rimonta possibile?

La Red Bull è in perfetto controllo di questa stagione di F1 targata 2023, ma Helmut Marko non dà per morta la Ferrari ed i rivali.

Tempo di primi bilanci riguardo all’inizio della nuova stagione di F1. La Red Bull può controllare il gran vantaggio messo in mostra in Bahrain, con gli avversari che sembrano già al tappeto. Da casa Mercedes arrivano messaggi di rassegnazione, mentre l’Aston Martin pare ancora troppo acerba per competere per il mondiale.

F1 Ferrari e Red Bull (LaPresse)
F1 Ferrari e Red Bull in pista in Bahrain (LaPresse)

La Ferrari è stata forse la più deludente nel debutto stagionale, ed in questa F1 anche l’affidabilità ormai fa una differenza epocale. Il cedimento patito dalla Ferrari di Charles Leclerc sulla centralina è un grosso campanello d’allarme, oltre ad un consumo delle gomme che non permette di sfidare i primi della classe.

F1, Helmut Marko e la frase sulla Ferrari

La F1 è diventato un mondo in cui recuperare un distacco non è affatto facile, e sono in tanti quelli che sono convinti che la Red Bull potrà vincere quasi tutte le gare quest’anno. George Russell, alfiere della Mercedes che non è andato oltre il settimo posto nella gara inaugurale, ha addirittura affermato che le RB19 le porteranno a casa tutte, senza lasciare scampo agli avversari.

La situazione è molto difficile soprattutto per la Ferrari, che nel 2023 aveva investito tutto, interrompendo gli sviluppi della monoposto dello scorso anno in piena estate. Ancora una volta, tale tattica si è rivelata del tutto errata, ed è incredibile come a Maranello non abbiano ancora capito che questa metodologia di lavoro non funziona.

Le F1 ad effetto suolo sono molto complesse da mettere a punto, ed è necessario comprenderle fino in fondo per farle progredire. La scelta di bloccare gli sviluppi, evidentemente, non ha permesso alla Ferrari di accumulare le informazioni necessarie su questa tipologia di vetture, ed i problemi si sono ripercossi tutti sul nuovo progetto.

La Red Bull ha invece continuato a progredire, e la RB19 è la dimostrazione di come si debba lavorare per stare davanti a tutti. Helmut Marko, super-consulente del team di Milton Keynes, è stato intervistato da “Motorsport.com“, ed ha parlato del fatto che gli avversari potrebbero tornare in lotta.

Ecco le sue parole: “Non mi dispiacerebbe affatto se si rivelasse una stagione noiosa, ma non penso proprio che le cose andranno in questo modo. Quella del Bahrain è stata solo una gara, su un tipo specifico di pista, con un asfalto molto particolare e che porta le gomme a consumarsi parecchio in fretta, cosa che ha penalizzato alcune monoposto“.

Tutte le piste sono differenti tra di loro. Ad esempio, in Arabia Saudita c’è una velocità media che è molto più elevata, il che comporta l’utilizzo di assetti ben diversi, ed inoltre, c’è anche la variabile legata agli sviluppi, e parecchie squadre andranno in pista con alcune novità sulle loro macchine“.

Riguardo alla Ferrari, Marko ha scherzato sulle problematiche di motore, affermando che i problemi sono molto seri, ma ammettendo che quello del Cavallino è al momento il propulsore più performante. Le ultime indiscrezioni parlano della possibilità che la seconda centralina che ha ceduto durante la gara con Charles Leclerc potrebbe essere stata salvata, e che, dunque, non andrà in penalità in quel di Jeddah.

La Ferrari punta ad un buon risultato a Jeddah

Il mondiale di F1 si sposta ora a Jeddah, una pista dove i rettilinei la fanno da padrone. Per questo motivo, ci si aspetta una Ferrari ben più competitiva, anche perché la pista dell’Arabia Saudita non è famosa per il fatto di mettere particolarmente alla prova le gomme posteriori.

F1 (LaPresse)
F1 partenza del GP del Bahrain (LaPresse)

La prossima tappa potrebbe dunque essere favorevole alla Scuderia modenese, alla luce anche del fatto che sono previsti i primi importanti sviluppi. In seguito, si andrà a Melbourne, e quella sarà un prova del nove importante per il Cavallino, vista la conformazione del tracciato ed il grande impatto che ha sul degrado delle gomme.

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