La potenza della Moto2: ecco quanti cavalli ha al suo interno

La Moto2 è una categoria cresciuta e non poco in questi anni e la potenza del suo motore è stata sviluppata con l’aggiunta di molti cavalli.

Sono state molte le evoluzioni negli ultimi anni riguardanti il MotoMondiale, con le varie classi che si sono migliorate e hanno così potuto diventare sempre più apprezzate dal grande pubblico e con la Moto2 che ha avuto uno sviluppo della vettura in termini di potenza davvero non indifferenti, anche se lontani dalla MotoGP.

Moto2
Moto2 cavalli (Adobe)

Questa è una categoria molto giovane, infatti la sua creazione risale solamente al 2010 e per molti si tratta a tutti gli effetti della nuova generazione della Classe 250. Si tratta di un’affermazione vera solamente a metà, perché con questa Classe ha in comune sono il fatto di essere la seconda per importanza del MotoMondiale.

In realtà le differenze sono sostanziali, anche perché con l’avvento nel 2002 della MotoGP non era più possibile mantenere così tanta di differenza di prestazione tra le varie categorie e allora ecco che la Moto2 è stata una grande rivoluzione.

Primo motore Moto2: si parte con 130 cavalli

Sono stati tantissimi i cambiamenti portati avanti in questi anni, con il primo motore della Moto2 che si trattava di un Honda a cilindri da 600 cc di cilindrata, con il totale iniziale che avrebbe dovuto essere di 150 cavalli.

Il problema era che questi non riusciva a essere duraturo nel corso della stagione, per questo motivo si capì che l’unica soluzione reale per poter far sì che durasse almeno tre gare era quello di abbassare la sua potenza a 130 cavalli.

Moto2 2014
Moto2 2014 130 cavalli (LaPresse)

Questa scelta venne portata avanti fino al 2019, con i vari regolamenti che non era mai stati del tutto chiari e soprattutto avevano più volte creato malumore all’interno delle varie Scuderie, per questo motivo si arrivò al tanto atteso cambio in quella stagione.

Da Honda a Triumph: l’ultima rivoluzione in Moto2

La scelta del passaggio dal motore Honda e quello Triumph è stato uno dei più sorprendenti in assoluto per quanto riguarda la Moto2, infatti la decisione iniziale è stata quella di calare i cilindri, passando da 4 a 3.

Questo permise di aumentare e non poco la cilindrata, con il suo passaggio da 600 fino a 765 cc di cilindrata e allora in questo modo c’è stata ancora l’opportunità di aumentare il numero dei cavalli.

Nicolò Bulega
Nicolò Bulega record (LaPresse)

Dai 130 iniziali si sta provando a riavvicinarsi ancora di più al progetto dei 150 che rimane per ora una chimera, ma intanto si è riusciti a sistemare le moto con un totale di 140 cavalli complessivi che attualmente permettono di gareggiare nella stagione.

In questo modo già nel suo primo anno di vita ci fu la possibilità di stabilire il record di velocità nella storia della Moto2, con il protagonista che fu il nostro italiano Nicolò Bulega che a bordo della Kalex arrivò fino a un picco massimo di 300,6 km/h, numeri davvero molto ragguardevoli e che dimostrano la crescita della categoria.

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