F1, dalla Red Bull l’ennesima frecciata alla Ferrari: parole di fuoco

Il mondiale di F1 targato 2023 pare già segnato, con la Red Bull in netto vantaggio sui rivali. La Ferrari viene condannata anche a parole.

Un inizio di questo tipo da parte della Red Bull era nei piani, ma tutti gli appassionati della F1 speravano che gli avversari si fossero nascosti, o che avessero qualcosa di sorprendente da tirare fuori. Il Gran Premio del Bahrain ci ha messo invece di fronte ad una triste realtà, che pare condannare tutti all’ennesima stagione di sofferenza.

F1 Red Bull e Ferrari (LaPresse)
F1 Red Bull e Ferrari in Bahrain (LaPresse)

La Ferrari non ha più la minima credibilità, visto che dopo un inverno di proclami è arrivata una cocente delusione. La Scuderia modenese ha sofferto di problemi di degrado gomme, di un passo gara non all’altezza ed anche di un guasto tecnico alla centralina, che ha costretto Charles Leclerc al ritiro.

La F1 non può regalare uno spettacolo degno del suo blasone, visto che anche la Mercedes è ben lontana e che l’Aston Martin non è ancora pronta per vincere una gara. Helmut Marko, alla fine della corsa, è stato molto chiaro, mandando un’altra badilata ai suoi rivali.

F1, Helmut Marko e la solita frecciata alla concorrenza

Questa Red Bull è troppo superiore per la concorrenza, e sarà davvero difficile pensare di vivere una stagione di F1 targata 2023 che sia tirata sino all’ultimo. La conferma, anche se in maniera non troppo diretta, è arrivata anche da Helmut Marko, super-consulente del team di Milton Keynes, che ha fatto capire che Max Verstappen e Sergio Perez non hanno neanche dato il massimo per evitare alcun tipo di problema.

Le sue parole al termine della gara sono uno schiaffo alla Ferrari ed al resto della concorrenza: “La gara è stata davvero ottima per noi, ma gli avversari ci hanno reso le cose molto facili. Con Leclerc che si è ritirato ed Alonso che ci ha messo troppo tempo a superare le altre auto, non abbiamo avuto bisogno di esagerare. Qui le temperature erano molto elevate, non so se avremmo potuto dare il massimo a livello di prestazioni. In quel caso, eravamo a rischio di qualche problema“.

Come volevasi dimostrare, la penalità in galleria del vento non ha affatto danneggiato la Red Bull, padrona delle F1 ad effetto suolo: “Quanto ci penalizzerà la questione Budget Cap? La decisione di punirci in galleria del vento è stata annunciata molto presto, per cui, ci siamo concentrati nello sviluppo della vecchia monoposto“.

Marko è entusiasta del lavoro svolto da un gruppo di lavoro che ormai lavora assieme da tantissimo tempo, e che ha trovato degli equilibri ottimi: “Abbiamo valutato come ottimizzare alcune cose che non andavano bene, e sapevamo che, con il tempo limitato, dovevamo portare qualcosa in galleria del vento che funzionasse subito, e così è stato. Il team lavora ormai assieme da 15 anni per quanto riguarda le persone chiave, ed ormai tutto funziona a meraviglia“.

La Red Bull è perfetta in ogni singola cosa

Questa Red Bull ha trovato un bilanciamento che gli altri sognano, visto che è diventata la miglior macchina in qualifica, ma è soprattutto in gara dove fa la differenza maggiore. Nella F1 di oggi, vince sempre chi gestisce al meglio le gomme, e questa RB19 pare non soffrire affatto il degrado, visto che gli stint di Max Verstappen e Sergio Perez sono stati di un’altra categoria.

Le RB19 hanno addirittura percorso due stint con le Soft a vettura ancora carica di carburante, senza palesare il minimo problema nella gestione degli pneumatici. L’auto è progredita tantissimo in curva, senza però perdere quell’efficienza aerodinamica che le consente ancora di essere tra le migliori in rettilineo, soprattutto con il DRS aperto.

Le speranze, per chi vuole provare a sfidare i campioni del mondo, sono davvero ridotte al lumicino, e c’è la netta sensazione che questo mondiale sia già assegnato. Per battere la Red Bull occorrerà fare un miracolo, visto che Ferrari, Mercedes ed Aston Martin non hanno, ad oggi, la minima possibilità di competere alla pari con i campioni in carica.

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