Sospensione patente e recidività: se succede questo è un guaio

La sospensione della patente è un dramma che in tanti hanno vissuto, ma la situazione si può fare tragica in caso di una recidiva.

Non ci sono dubbi che nessuno vorrebbe mai essere fermato dalla Polizia o dai Carabinieri in condizioni che potrebbero portare alla sospensione della patente, visto come tantissimi di noi ci lavorano anche con questo strumento e con la macchina che è fondamentale.

Patente (AdobeStock)
Patente (AdobeStock)

Il Codice della Strada non è però un documento segreto e introvabile, infatti deve essere conosciuto alla perfezione da tutti quanti in modo tale da non incappare in situazioni davvero molto scomode.

La sospensione della patente è ancora più grave del discorso legato al semplice ritiro, dato che in diverse circostanze potrebbe causare un lungo periodo senza la possibilità di guidare con il proprio veicolo.

Partiamo prima di tutto con il dire che la patente quando viene sospesa è sempre accompagnata anche da una sanzione economica, come a dire “oltre al danno la beffa“, perché quando si arriva a certi livelli non si può far altro che inasprire quanto più possibile la pena.

Ovviamente tutte le ammende hanno dei vari gradi e uno di questi è rappresentato dalla recidività della multa, per questo motivo non ci si potrà aspettare la stessa sanzione nel momento in cui la patente verrà sospesa una seconda volta.

In questo caso parliamo di “Recidività”, con il Codice della strada che è molto severo da questo punto di vista, dato che vuol dire che non è stata sufficiente la prima sanzione per insegnare la lezione.

Ricordiamo inoltre come non sia eterno il discorso della recidività, infatti si entrerà in questa particolare situazione quando si commetterà la stessa violazione, ma solamente in un arco temporale non superiore ai due anni.

Cerchiamo allora di capire però in quale modalità si inasprisce la pena nel corso del tempo e in che modo si dovrà pagare il proprio debito con la giustizia.

La seconda sospensione della patente è pesantissima: ecco cosa accade

Prima di tutto per essere a tutti gli effetti all’interno di un discorso legato alla recidiva non ci dovrà essere in ballo in quel momento un processo che si riferisce alla prima violazione, con il ricorso che rimane sempre un diritto di ogni cittadino.

Nel caso in cui ci dovesse essere una segnalazione con raccomandata di andata e ritorno, sarà il Prefetto stesso a firmare la lettera che comporterà il ritiro della patente, in questo caso si tratta di contestazione differita, mentre potrà essere lo stesso Agente di Polizia a ritirarla al momento, ovvero contestazione immediata.

Nel momento in cui verrà stabilito che vi è una recidiva non ci sarà la possibilità di poter usufruire dello sconto del 30% quando si pagherà la multa ad almeno cinque giorni dalla sua notifica, ma ovviamente non tutte le violazioni comportano questa evenienza.

Un divieto di sosta, per esempio, non è in questa casistica, che mette al proprio interno solamente quelli che il Codice della Strada considera come i reati più gravi.

I casi possono dunque essere legati al mancato rispetto della distanza della sicurezza in seguito a un incidente, un mancato stop a un passaggio a livello, il sorpasso senza aver rispettato la linea tratteggiata.

In questi casi dunque ci può essere la sospensione della patente per recidiva, con il periodo che può variare da 1 a 2 mesi di tempo, in base alla gravità del caso.

Nel momento in cui invece ci sarà una recidiva per ritiro della patente per stato di ebrezza, alle volte la pena può essere anche di sospensione a tempo indeterminato.

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