Piero Ferrari parla chiaro: ecco perché si può essere ottimisti

La figura di Piero Ferrari è sempre stata vicina alla squadra, ma raramente il figlio di Enzo fa proclami. Ecco cosa ha dichiarato.

In Bahrain sono iniziati i test che ci preparano al via del mondiale di F1 targato 2023, quello in cui la Ferrari dovrebbe poter giocarsi il titolo iridato sino alla fine. Per farlo occorrerà essere al top da tutti i punti di vista, a cominciare dall’affidabilità, che poi può pregiudicare anche l’intero equilibrio della monoposto.

Piero Ferrari (ANSA)
Piero Ferrari ecco il suo commento sulla Rossa (ANSA)

La nuova SF-23 ha subito esaltato i tifosi per via delle sue forme, un’evoluzione molto pesante dell’auto dello scorso anno, ma con tante accortezze che sono simbolo di un gran lavoro. Più di tutto ha sicuramente stupito l’S-duct, che qualcuno ha già messo in dubbio chiedendo spiegazioni alla FIA, la quale ha però già giudicato legale la soluzione.

Anche l’ala anteriore è molto estrema, visto che sono stati inseriti quei cinque slot che lo scorso anno portò la Mercedes in Messico, per poi essere costretta a rimuoverli visto che violavano lo spirito del regolamento. Per il 2023, tuttavia, c’è stata una modifica che li rende regolari, e la Ferrari ne ha subito approfittato per cercare di deviare l’aria verso la parte esterna della vettura, migliorando i flussi ed aumentando il carico aerodinamico. Questa è la conferma di un lavoro davvero maniacale.

A Maranello c’è sempre al centro della scena il tema dell’affidabilità, che dovrà essere centrale per provare a vincere il mondiale. Un grande volto del Cavallino ha commentato la situazione attuale, augurandosi che tutto sia finalmente risolto. Le sue parole possono far ben sperare i tifosi della Scuderia modenese.

Ferrari, il grande Piero parla dell’affidabilità della Rossa

In casa Ferrari occorre sperare che il lavoro fatto a partire dalla scorsa stagione sul lato affidabilità sia stato sufficiente per risolvere i problemi visti nel 2022. Una power unit poco affidabile si porta dietro tanti guai, che vanno anche a riflettersi sull’equilibrio generale della monoposto.

Infatti, nella seconda parte della stagione la Scuderia modenese è stata costretta a puntare su degli assetti molto scarichi, cosa che andava ad impattare sulla gestione delle gomme, e questo si è visto molto bene nel confronto con la Red Bull. Ad oggi, le prime velocità massime che si sono viste nei test sembrano essere molto incoraggianti, ed indicano che i cavalli sono stati recuperati in pieno.

Ora bisognerà aspettare le prime gare per valutare il reale passo in avanti sul fronte dell’affidabilità, ma è chiaro che quasi tutte le squadre andranno ad utilizzare più power unit rispetto alle tre permesse dal regolamento, visto che ci saranno ben 23 gare e 6 Sprint Race da portare a termine da qui alla fine di novembre.

A commentare la situazione del team di Maranello ci ha pensato uno che qualcosina di questo mondo ne sa, vale a dire Piero Ferrari. Il figlio del Drake ha chiacchierato con Leo Turrini, dicendo la sua sulla questione affidabilità. Il suo moderato ottimismo è sicuramente un bel segnale, visto che si tratta di un personaggio che raramente si espone su questioni tecniche prima di aver visto le monoposto in pista per diverso tempo.

Ecco le sue parole: “Ho avuto la possibilità di assistere ai test fatti al banco prova ed al simulatore, avevamo tanti problemi lo scorso anno alla power unit in termini di affidabilità, ma penso che ora siano stati finalmente risolti una volta per tutte. Ovviamente, dobbiamo comunque attendere il responso della pista per il resto, ma non possiamo avere certezze. Chi pensa di averle senza aver seguito le vetture girare sul tracciato, parla a vanvera“.

Come ha giustamente sottolineato alla fine della sua intervista, il vice-presidente ed amministratore non esecutivo della casa di Maranello vuole attendere la pista per parlare delle prestazioni, ed è chiaro che anche i test che stanno andando in scena in Bahrain saranno insufficienti per capire la bontà dei progetti. L’appuntamento di Sakhir della prossima settimana chiarirà i nostri dubbi.

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