Sapete qual è la Ferrari più rara? Il modello è da sballo

La Ferrari ha una grande storia ed ha prodotto gioielli di livelli enormi. Oggi vi parleremo della più costosa e rara vettura di Maranello.

Se parliamo di Ferrari ci vengono subito alla mente i modelli più iconici del Cavallino, e fa davvero male pensare che tra un paio d’anni potremmo dover assistere alla nascita della prima Rossa elettrica. Secondo le indiscrezioni, la prima EV della storia della casa di Maranello potrebbe infatti debuttare nel 2025, e qualcosa ci dice che il tutto sta cambiando in maniera definitiva.

Ferrari (Adobe Stock)
Ferrari ecco la più rara e costosa del mondo (Adobe Stock)

L’odore di benzina e la bellezza del motore a scoppio, grazie alle brillanti leggi europee, stanno man mano avviandosi verso la fine dei loro giorni, e l’unica speranza dei motori termici è che ci sia un ripensamento da parte dell’Unione Europea entro i prossimi anni, ma ormai sembra già troppo tardi. I costruttori, infatti, hanno già avviato la riconversione della loro gamma, e presto tutti produrranno solo e soltanti vetture full electric per il mercato del vecchio continente.

La Ferrari sarà costretta ad un futuro ben diverso a quello a cui siamo abituati, fatto di modelli leggendari che si fanno amare ancora oggi pur appartenendo ad un’epoca lontana. Questo è il caso della mitica 250 GTO, un portento assoluto, in grado di dominare le corse più importanti nel mondo negli anni Sessanta del secolo scorso.

Ferrari, la 250 GTO è la più rara e costosa della storia

La Ferrari 250 GTO è il modello più iconico che sia stato mai prodotto dalla casa di Maranello, così come conferma il prezzo da capogiro che ha raggiunto ad un’asta di qualche anno fa. Progettata per essere utilizzata sia in pista che in strada, venne prodotta dal 1962 al 1964, periodo in cui ha scritto pagine di storia davvero notevoli.

Il 250 sta per la cilindrata di ciascuno dei centimetri cubi del motore, un portentoso V12 da 3000 cc di cilindrata. Invece, la sigla GTO sta a significare “Gran Turismo Omologata“, e verrà riutilizzata poi nel 1984, ben oltre due decenni più tardi, venendo associata alla 288, che si chiamerà appunto 288 GTO.

La base di questo capolavoro fu la 250 GT Berlinetta passo corto, ma venne arretrato il motore V12 ed anche le sospensioni e la carrozzeria furono profondamente riviste. Il progetto venne realizzato da un mito della casa modenese, vale a dire l’ingegner Mauro Forghieri, poi padre delle monoposto di F1 iridate con Niki Lauda e Jody Scheckter nella seconda metà degli anni Settanta.

L’ingegnere, scomparso recentemente, fu affiancato dal carrozziere Sergio Scaglietti, e c’è da dire che il risultato fu davvero strepitoso. Pensate che nel 2004, a quarant’anni dall’uscita dalla produzione, la 250 GTO venne eletta come la miglior vettura sportiva degli anni Sessanta dalla rivista americana “Sports Car International“, il giusto tributo per una leggenda italiana.

Questa Ferrari, come detto in apertura, non è soltanto stata un’icona delle vetture stradali, ma ha anche ottenuto dei risultati pazzeschi nelle gare più importanti del mondo. Nel 1962, anno del debutto assoluto, portò a casa la vittoria alla 12 ore di Sebring ed alla 24 ore di Le Mans, oltre che alla Targa Florio ed al Tourist Trophy, con impegnati piloti del calibro di Phil Hill, Pedro e Ricardo Rodriguez e tanti altri.

Anche il biennio successivo fu contraddistinto da un’abbuffata di vittorie, prima che la 250 GTO andasse in pensione alla fine del 1964, ormai sommersa di gloria. Il suo mito, nonostante il ritiro dalle corse, non si è mai spento, come conferma una clamorosa asta andata in scena nel 2019.

All’asta Monterey di RM Sotheby’s è stata venduta per la cifra spaventosa di 48.405.000 dollari, ovvero circa 43 milioni di euro. Incredibile il fatto che un essere umano sia riuscito a spendere una cifra del genere, ma evidentemente il fascino della 250 GTO era troppo forte per farlo desistere.

Considerando il prezzo a cui è stata venduta, ed anche che ne esistono davvero pochissime funzionanti sulla faccia della terra, possiamo affermare con certezza che si tratta della vettura del Cavallino più costosa e rara al giorno d’oggi, un capolavoro d’ingegneria italiano che tutti ci invidiano.

Ferrari 250 GTO (ANSA)
Ferrari 250 GTO (ANSA)
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