Il mito di Alain Prost: ecco cosa fa oggi il quattro volte iridato

Alain Prost ha vinto quattro titoli mondiali di F1, ed in seguito è rimasto molto attivo nel mondo delle corse. Ecco cosa fa oggi.

Una delle grandi leggende del mondo della F1 è sicuramente Alain Prost, amatissimo pilota francese, nato a Lorette il 24 febbraio del 1955. Il suo debuttò nella massima formula avvenne con la McLaren nel 1980, ma poi passò subito alla Renault, con la quale vinse le sue prime gare in assoluto.

Alain Prost la sua vita dopo il ritiro dalla F1 (ANSA)
Alain Prost la sua vita dopo il ritiro dalla F1 (ANSA)

La prima affermazione in carriera avvenne in Francia, a casa sua, per poi ripetersi, sempre nel 1981, anche in Olanda ed in Italia. Con la Renault arrivarono tante altre vittorie, ma fu il ritorno alla McLaren che cambiò tutto. Nel 1984, al volante dell’imprendibile MP4/2 motorizzata Tag-Porsche, venne battuto per appena mezzo punto dal compagno di squadra Niki Lauda, ma il titolo non gli sfuggì nel biennio successivo, diventando un due volte campione del mondo nel giro di pochi mesi.

Le cose per lui si complicarono nel 1988, quando aveva a disposizione la dominante MP4/4 spinta dal motore Honda, quando si trovò accanto Ayrton Senna. Tra i due nacque un’accesa rivalità, con il brasiliano che si impose al primo anno in McLaren, per poi dover subito abdicare in favore di Prost l’anno dopo. Alain vinse il suo quarto ed ultimo titolo nel 1993, sulla devastante Williams-Renault, prima di appendere il casco al chiodo.

Prost, ecco cosa ha fatto il francese dopo il ritiro

La carriera di Alain Prost è stata costellata di grandi successi, ma in lui l’amore per la F1 non ha mai smesso di battere. Dopo l’addio alla fine del 1993 e le lacrime per la morte del suo storico rivale, Ayrton Senna, avvenuta il primo maggio del 1994, il francese restò a contatto con questo mondo, sino ad aprire una sua squadra, chiamandola con il suo cognome.

La Prost Grand Prix fece il proprio debutto nel 1997 con la JS45 motorizzata Mugen-Honda, puntando su Shinji Nakano, Olivier Panis e Jarno Trulli. La stagione non fu troppo negativa, con il francese che portò a casa un clamoroso terzo posto alla seconda gara, al Gran Premio del Brasile di Interlagos, primo dei due podio portati a casa da questa squadra.

L’altro fu opera di Trulli, che chiuse secondo al folle Gran Premio d’Europa del 1999 al Nurburgring, vinto dalla Stewart-Ford di Johnny Herbert. L’avventura di Alain nel Circus come costruttore fu un disastro, portandolo al ritiro alla fine del 2001, dopo quella che fu l’annata peggiore nonostante la fornitura dei motori da parte della Ferrari.

In seguito, è sempre stato impegnato nel mondo del motorsport, seguendo da vicino anche la carriera del figlio Nicholas, che ha corso svariate volte la 24 ore di Le Mans, per poi entrare anche in Formula E. Alain è stato prima consulente della Renault nella serie full electric, per poi occupare la stessa carica anche presso il team di F1 a partire dal 2017.

Il francese ha mantenuto questo ruolo sino al termine del 2021, quando il team di Enstone aveva già cambiato il proprio nome in Alpine. Da quel momento in poi, non si è più fatto vedere nel paddock, ma siamo sicuri che presto lo rivedremo in giro per i box con una nuova avventura.

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