In casa FIAT sta per aprirsi un periodo intenso, con l’arrivo di tanti nuovi modelli sulla gamma. La 124 Sport Coupé è un sogno.
Dal 1967 al 1975, la FIAT produsse una vettura che con il passare del tempo sarebbe diventata iconica, e stiamo parlando della 124 Sport Coupé. La vettura venne anche prodotta dalla SEAT dopo aver ottenuto la licenza della casa di Torino, ma è ovvio che quella che ebbe maggior successo fu quella italiana. 
La prima serie fu realizzata tra il 1967 ed il 1969, ed in tutto se ne conobbero ben tre versioni fino allo stop della costruzione, avvenuto all’esatta metà degli anni Settanta. La base era ovviamente la 124, che ottenne un gran successo in termini di vendite, portando il costruttore piemontese a realizzarne una versione sportiva.
A dire il vero, con questa tipologia di carrozzeria ne furono costruite due, la 124 Sport Coupé e la 124 Sport Spider, che ovviamente aveva la caratteristica di essere decappottabile. La 124 Sport Coupé fu costruita presso il Centro Stile FIAT, ben conosciuto anche come Officina 83, sotto la guida dell’ingegner Mario Boano.
La carrozzeria venne realizzata da Pininfarina, e venne presentata al Salone di Ginevra. La vettura ottenne, sin da subito, delle recensioni molto positive, per svariati motivi. I sedili erano molto confortevoli, sia all’anteriore che al posteriore, nonostante la configurazione 2+2. Ottime anche le prestazione del motore a doppio albero, ma c’è da dire che la soddisfazione più grande per il costruttore fu il gran risultato in termini di vendite, grazie anche ad un buon prezzo di acquisto.
Tuttavia, non mancavano gli aspetti che poi sono stati, man mano, migliorati nelle serie successive, come un eccessivo consumo di carburante, ma anche un bagagliaio piuttosto ristretto. La seconda serie, infatti, venne leggermente rivista nell’estetica ma anche e soprattutto sul lato meccanico.
Il frontale venne invece modificato in maniera più importante nella terza ed ultima serie, che fu immessa sul mercato a partire dal 1973. Si pensò di aumentarne il comfort soprattutto negli interni, con l’utilizzo di materiali molto più pregiati rispetto alle sue progenitrici.
Quest’ultima serie venne pensata soprattutto per il mercato d’oltreoceano, ma la sua produzione non durò molto, visto che venne stoppata dopo solamente due anni. Nonostante si tratti di una vettura di circa mezzo secolo fa, c’è da dire che è rimasta ben presente nel cuore degli appassionati.
Qualcuno, infatti, ha deciso di immaginarne un clamoroso ritorno, dandogli delle forme riviste in chiave moderna. Le immagini, come era facile prevedere, hanno subito fatto il giro del mondo, anche se difficilmente, un domani, la 124 Sport Coupé tornerà mai ad essere prodotta.
FIAT, ecco come è stata immaginata la 124 Sport Coupé
La FIAT è un marchio che di vetture di un certo livello ne ha prodotte davvero tante nel passato. A differenza della quasi omologazione di oggi, nel Novecento ogni auto prodotta dalla casa di Torino raccontava una propria storia, differenziandosi, nettamente, da tutte le altre, e questo era sicuramente il caso della 124 Sport Coupé.
Una versione moderna di questo gioiello è stata immaginata dal designer Tommaso D’Amico, che ancora una volta sembra aver realizzato un capolavoro, pubblicando il video del render sul suo canale YouTube. Come sempre accade, l’architetto ha anche pensato alla parte motoristica della vettura, affidandole un propulsore turbo benzina ATB da ben 250 cavalli.
Il motore è dotato di trazione posteriore e cambio automatico, con i cerchi in lega da 19” e tanti altri optional che mirano a migliorare il comfort di bordo. La FIAT farebbe davvero un colpaccio portando alla luce un modello come questo, ma possiamo dire quasi con certezza che questo sogno non si realizzerà mai, almeno in tempi brevi.
Infatti, la casa piemontese ed il gruppo Stellantis sono del tutto incentrati sul discorso elettrificazione, e tra pochi mesi, finalmente, ad uscire dalle fabbriche sarà la nuova Panda full electric. Nel frattempo, potete godervi le immagini di questa splendida vettura, immaginando e sognandone un ritorno che farebbe felici tutti gli appassionati.
