MotoGP, mai sentito parlare di flag to flag? Ecco il significato

La MotoGP è uno sport molto tecnico, ed oggi vi parleremo di un aspetto curioso. Ecco cosa vuole dire flag to flag nell’ambito di una gara.

Attorno alla MotoGP ci sono molte curiosità e termini tecnici che non tutti conoscono, ma che ora è il momento di andare ad affrontare. Si tratta di uno sport davvero molto complicato sotto vari punti di vista, ed ora che ci avviciniamo all’inizio della stagione 2023, è bene sfatare alcuni dubbi.

MotoGP (ANSA)
MotoGP e le gare flag to flag (ANSA)

Innanzitutto, i protagonisti del Motomondiale che prenderà il via il 26 di marzo a Portimao, con il Gran Premio del Portogallo, potrebbero essere davvero tanti, anche se il tricolore è pronto a sventolare sin da subito. La grande favorita è la Ducati, con la coppia formata dal campione del mondo, Pecco Bagnaia, ed il suo team-mate, Enea Bastianini, che è pronta a dettare legge.

Tuttavia, ci aspettiamo una netta ripresa delle case giapponesi, ovvero la Honda e la Yamaha. Nella MotoGP del 2023 ci saranno soltanto 6 moto nipponiche contro le 16 europee, mentre lo scorso anno ce ne erano 10 provenienti dal Sol Levante. La differenza l’ha fatta il ritiro della Suzuki dalla top class, ma anche la perdita delle due moto private del team WithU della casa di Iwata, con la compagine malese che si è unita all’Aprilia.

Nessuno sembra voler correre con le due ruote nipponiche, andate in seria difficoltà in questo ultimo anno, e che sembra far fatica a tenere il passo delle concorrenti. Da qui a parlare di stagione già decisa a favore delle case europee ce ne vuole, ma è chiaro che il lavoro per chiudere il gap è davvero tanto da fare.

Nel frattempo, oggi vi parleremo di una curiosità di cui si parla davvero poco, ovvero del significato di un termine tecnico che indica un’azione che si ripete molto spesso durante le varie stagioni. Ecco cosa significa il termine flag to flag e quando viene attuato il suo utilizzo durante le gare.

MotoGP, ecco cosa significa il flag to flag

La MotoGP è uno sport in cui le variabili sono sempre tantissime, e tra queste non può non rientrare anche il cambiamento delle condizioni del tempo durante le gare. La pioggia può essere molto più pericolosa sulle due rispetto alle quattro ruote, motivo per cui oggi andremo ad analizzare un termine abbastanza curioso, ma forse non troppo noto.

Il termine flag to flag indica la possibilità di cambiare moto durante la gara nel momento in cui viene a piovere o, viceversa, farlo quando la corsa è iniziata con condizioni di bagnato e passare a quella più adatta per l’asciutto. Ovviamente, quando avviene il cambio, i piloti salgono su una moto settata dal team per le condizioni con cui si dovrà correre.

Se piove ci saranno delle gomme rain, ed in aggiunta, i piloti troveranno anche un set-up volto a rendere la moto più facile da guidare in quelle condizioni. La stessa cosa, ma con gomme slick, avviene se la pista si è andata via via asciugandosi nel corso della gara. Tale regola venne decisa per evitare di sospendere le gare nel momento in cui scende la pioggia, rendendole più avvincenti e spettacolari.

Ovviamente, la MotoGP tiene molto alla sicurezza dei piloti, e se sulla pista si dovesse scatenare un temporale troppo pericoloso, la bandiera rossa verrebbe esposta immediatamente, senza pensare al tipo di gomma montata dai protagonisti. Tale regolamento, comunque, si è rivelato molto utile, perché in passato era automatico che la corsa venisse sospesa non appena venivano giù le prime gocce di pioggia.

Il cambio di veicolo, per chi è più ferrato sulle quattro ruote, lo avrete sicuramente visto in Formula E, ma in quel caso avveniva per un motivo del tutto differente. La Gen1 della serie full electric, vista in pista tra il 2014 ed il 2018, non era in grado di coprire la durata di una gara a livello di batteria, e così, a metà della stessa, i piloti rientravano ai box, scendendo da una monoposto e salendo su quella con la batteria carica, in modo da arrivare alla bandiera a scacchi senza particolari problemi.

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