In arrivo un nuovo modello di Dacia che, grazie alla soluzione ibrida, proporrà un efficienza da sogno. Le tecnologie all’avanguardia sorprenderanno gli appassionati.
Dacia fa il mercato in Europa con auto innovative, belle, economiche e soprattutto concorrenziali. In un mondo, quello dell’auto, che cambia velocemente Dacia si adatta e lo fa con stile e testa. Sono i numeri e i successi che parlano, i fatti sono dalla parte di Dacia, che non dorme sugli allori, ma si rimbocca le maniche con i suoi ingegneri e mette sul mercato una novità pronta a sbaragliare i competitor con Dacia Sandero Hybrid.
La nuova generazione, infatti, sarà proposta con un prezzo estremamente competitivo, tra i 13.950 e i 20.400 euro, mantenendo così il tradizionale rapporto qualità-prezzo che fa di Dacia una garanzia. Il CEO Denis Le Vot ha annunciato che la nuova motore ibrido sarà identico a quello già adottato dalla Dacia Jogger Hybrid. Scopriamo insieme il propulsore benzina quattro cilindri da 1.6 litri, abbinato a un sistema full hybrid capace di erogare una potenza complessiva di 140 CV.
La nuova soluzione svelata da Dacia
L’aumento di potenza rispetto al modello precedente significa anche aumento delle prestazioni per battere la concorrenza. La nuova MG3 Hybrid, che nella sua versione elettrificata arriva addirittura a 194 CV e viene proposta con un prezzo di partenza pari a 20.490 euro. La forbice di prezzo stimata, compresa tra 13.950 e 20.400 euro, rispecchia l’attuale gamma Sandero e permette al modello di avere un appeal che metterà a dura prova anche la FIAT. Date una occhiata al video in basso di Mahboub 1.
Dacia con Sandero ha rappresentato una rivoluzione nell’ambito automobilistico anche perchè è stato capace di offrire tecnologia, innovazione e rispetto delle normative europee con consumi molto bassi. E’ l’auto per tutti, Sandero va al sodo senza fronzoli, seguendo il principio della domanda, non lasciandosi intimorire dai colossi cinesi. La rivoluzione parte da Dacia, che non è disposta a perdere il podio conquistato grazie a una politica industriale aggressiva e futuristica. Un’integrazione perfetta della nuova tecnologia con il DNA di sempre.