La Casa modenese tra poco più di due mesi svelerà parzialmente la sua prima elettrica. La Ferrari alla spina sta facendo nascere già polemiche.
Il senso di costruire un bolide Ferrari 100% elettrico? Ve lo spieghiamo noi e non ci vorrà tanto. La Commissione europea sta condizionando il mercato dell’Automotive. In attesa di capire se tra 10 anni esatti in Europa verranno commercializzate solo auto a pila nessun costruttore può infischiarsene delle nuove tecnologie. Magari i burocrati di Bruxelles capiranno che non è una strada percorribile, magari si opterà per gli e-fuel per continuare a vendere auto termiche e ibride, ma sino ad allora è necessario aprirsi alla nuova frontiera.
Persino Ferrari non può esimersi dalle batterie, sebbene il DNA racconti un’altra storia più rumorosa. La prima supercar della Casa modenese dovrebbe chiamarsi Elettrica, giusto per lanciare un segnale inequivocabile. Per ora sono emerse pochissime informazioni sulla prima EV della storia del Cavallino. Non dovrebbe essere una sportiva come la SF90 Stradale, ma un crossover sullo stampo del SUV Purosangue. Una scelta intelligente per scindere i due segmenti. Sono fioccate le domande dei giornalisti in occasione di una call organizzata da Ferrari per la presentazione dei risultati del secondo trimestre 2025, in crescita esponenziale.
Chiarimenti sulla nuova era green di Ferrari
L’amministratore delegato Benedetto Vigna ha analizzato la situazione. L’Elettrica sarà un modello dedicato “a quelli che lo vogliono“, senza puntare quindi ai puristi. Nel 2022 Ferrari aveva dichiarato che avrebbe presentato la sua prima auto elettrica nel 2025. Arriverà tra poco più di due mesi una prima anticipazione, poi a inizio 2026 sarà il turno degli interni e ad aprile verrà svelata l’auto in ogni minimo dettaglio. In basso un render di come potrebbe essere la nuova supercar alla spina, grazie agli specialisti di CarsBinge.
L’a.d. di Ferrari che, rispondendo a una domanda di un giornalista, ha spiegato che la Casa ha deciso di non investire ulteriori risorse per ora su altri modelli alla spina. “Non abbiamo mai parlato di un secondo o terzo modello elettrico“, ha analizzato Vigna. Per fortuna il brand modenese non sembra voler proseguire con un allargamento della gamma a zero emissioni.