Storici marchi al collasso: l’elettrico taglia migliaia di posti di lavoro nell’automotive

Con cadenza regolare vi raccontiamo dei tracolli finanziari di leggendari brand che stanno correndo ai ripari dopo gli investimenti sbagliati nell’elettrico.

I top brand dell’automotive stanno soffrendo di una crisi causata dalle richieste delle lobby green. I burocrati di Bruxelles hanno imposto una transizione green che sta generando conseguenze devastanti sul mondo del lavoro. Migliaia di famiglia si sono trovate in difficoltà a causa di licenziamenti determinati dalla flessione delle vendite.

Il crollo di Jaguar e Land Rover
L’elettrico sta togliendo migliaia di posti di lavoro ai top brand (Ansa) Derapate.it

L’Europa delle quattro ruote, difficilmente, tornerà ai livelli pre-covid. Con la crisi economica gli appassionati non si sono lanciati nell’acquisto di una costosa EV, preferendo tenersi strette le care vecchie auto termiche. La macchina si è fermata. Tra i marchi più in difficoltà ci sono Jaguar – Land Rover che fanno parte dell’universo Tata. All’inizio di questo mese, il Gruppo ha pubblicato risultati deludenti, con un calo delle vendite al dettaglio del 15,1% a 94.420 unità.

Il calo è stato determinato dalla “programmata riduzione dei modelli Jaguar tradizionali” e l’impatto dei dazi doganali elevati introdotti dall’amministrazione Trump. Quest’ultima ha ulteriormente incrinato le poche certezze dei costruttori non americani. Jaguar e Land Rover hanno temporaneamente sospeso le spedizioni verso gli Stati Uniti ad aprile, a seguito dell’introduzione di tariffe proibitive. Di conseguenza i volumi all’ingrosso in Nord America siano diminuiti del 12,2% rispetto a un anno fa.

Il crollo di Jaguar e Land Rover

BBC News ha annunciato che fino a 500 manager saranno licenziati nell’ambito di un “piano di licenziamento volontario“. Secondo l’azienda si tratterebbe di una normale prassi, ma di normale non c’è nulla in questa fase di crisi. Jaguar ha tentato un rebranding che è già stato criticatissimo e le proposte elettriche non hanno funzionato.

Storici marchi al collasso
La crisi del brand Land Rover – Jaguar (Ansa) Derapate.it

Con i dazi i prezzi sono destinati ad aumentare ancora. Tutto questo si traduce con meno unità vendute e più lavoratori a rischio. Dopo l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito, l’aliquota sulle importazioni è passata dal 2,5% a un minimo del 10%. Un analista ha osservato che, poiché la popolare Defender è prodotta in Slovacchia, è soggetta a un dazio del 27,5% quando importata in America. Percentuali che metteranno ancora più in crisi il colosso dell’off-road.

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