Lo scooter Piaggio più raro d’Italia: ha una tecnologia avanti anni luce rispetto alla concorrenza

La Piaggio in passato ha avuto delle intuizioni geniali in materia di motori. Ora sono i competitor giapponesi a fregiarsi della doppia alimentazione.  

C’era un’epoca in cui i ragazzi passavano ore felici e spensierate alla guida di un Piaggio Zip, ma non uno normale a benzina, uno particolare per quei tempi. Guardato con sospetto dai giovani il famoso, che famoso non era, Zip & Zip prodotto a metà degli anni ’90 diede lustro al Gruppo guidato ai tempi dalla famiglia Agnelli.

Lo scooter Piaggio più raro d'Italia: ha una tecnologia avanti anni luce rispetto alla concorrenza
Piaggio – Derapate.it

A vederlo sembrava un normale Zip 50, ma sotto la sella c’erano due motori distinti: uno termico a due tempi da 50 cm3 e uno elettrico, utilizzabili in modalità alternativa. Il passaggio tra i due avveniva manualmente, si ricaricava da una normale presa di corrente domestica. La novità tecnica non piacque tantissimo ai tempi. Il motorino diventava sin troppo pesante, a discapita della maneggevolezza. A quel punto i vertici del Gruppo Piaggio decisero di mollare il progetto.

Il grande rimpianto della Piaggio

Dopo vent’anni, grazie ad una normativa europea sempre più stringente ed esigente, la mobilità su gomma, a pile, torna al centro dell’attenzione, e l’Italia antesignana di progetti innovati si trova oggi ad arrancare perchè gli altri, i giapponesi, ad esempio hanno investito su quell’idea, si pensi a Kawasaki, Honda e Yamaha. La prima è l’unica ad aver in listino una moto ibrida, anzi, due, cioè la Ninja 7 Hybrid e la Z7 Hybrid; la seconda propone invece uno scooter, cioè il PCX ibrido, ma solo per il Giappone, mentre Yamaha, proseguendo lungo la strada imboccata un paio di anni fa, ha annunciato l’arrivo della MT-09 Hybrid. Date una occhiata al video del canale YouTube di GiampyTek.

Le idee, anche quando sono buone, necessitano di coraggio, coraggio che a volte è mancato alle case costruttrici italiane nell’affermarsi con dei progetti sviluppati poi da altri con fortuna e successo. Oggettivamente i tecnici italiani erano anni luce avanti a tutti, vedasi anche la prima Fiat Panda elettrica, ma non hanno mai avuto un Paese pronto per innovazioni radicali. A gongolare sono gli asiatici che stanno ottenendo dei risultati stupefacenti sul mercato.

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