La Tesla, a causa delle posizioni politiche di Elon Musk e di un pesante scontro con Donald Trump, ha vissuto un crollo notevole in Borsa, ed anche un doppio downgrade. Tuttavia, non mancano le sorprese.
Sono tempi duri per i marchi automobilistici che hanno scelto di puntare sull’elettrico, per via di una crescita non certo esaltante di questo tipo di veicoli. Tuttavia, la Tesla è ben altro che un semplice marchio, ma è una vera e propria entità che è protagonista in Borsa. Nelle ultime settimane, lo scontro politico che ha visto protagonisti Elon Musk e Donald Trump, da alleati a rivali, ha fatto crollare il titolo.
La Tesla non aveva mai patito un calo di questo tipo, facendo segnare un doppio downgrade. Tuttavia, la casa texana continua ad attirare gli investitori retail, e questo sembra essere un dato certo, indipendentemente da ciò che può accadere nel mondo esterno. I retail, per chi non lo sapesse, sono dei comuni risparmiatori, i quali sono attori molto importanti nel mercato finanziario. Andiamo a scoprire per quale motivo la loro presenza è così vitale per il colosso dell’auto elettrica, che su di loro sta basando la propria sopravvivenza.
Mentre Elon Musk perdeva la bellezza di 36 miliardi di dollari del proprio patrimonio e le azioni della Tesla crollavano del 15% in sole cinque sedute, i retail hanno scelto di comprare il ribasso. Pensate che un fondo ETF ha registrato afflussi per 651 milioni di dollari, un record settimanale da quando fu lanciato nel 2022. Si tratta di un dato che è oltre tre volte superiore rispetto all’intero 2024, anno in cui il titolo era salito più del 60%. Ma per quale motivo la compagnia di Musk ha avuto un calo così importante nel corso degli ultimi mesi? C’è ben altro rispetto al comunque impattante litigio tra il CEO e fondatore e Donald Trump.
Infatti, le vendite della Tesla sono crollate nel corso di questi mesi in Europa ed in Cina, dove le immatricolazioni sono state sostanzialmente dimezzate. I profitti sono in calo, con la quota di mercato che in Europa è calata dall’1,3% allo 0,6% su base annua. Inoltre, la crescita della concorrenza cinese sta causando non pochi problemi, visto che le auto elettriche del paese del Dragone sono molto affidabile e ricche di tecnologia, disponibili a prezzi ridotti. Si prospettano tempi duri.
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