Doveva essere l’alternativa alla Tesla, tuttavia il major ha deciso di allargare la gamma con tante EV e ha fallito la missione.
Il tracollo di Tesla in Europa prosegue e si fa sempre più verticale. Nel mese di aprile, le vendite delle auto elettriche di Elon Musk nei Paesi dell’Unione europea si sono più che dimezzate rispetto allo stesso mese de 2024. Nel primo quadrimestre, la casa automobilistica statunitense ha fatto segnare un -46 per cento rispetto all’anno scorso.
I dati diffusi dall’associazione europea dell’automobile (Acea) sono una sentenza per il major americano: il 52 per cento in meno, dalle 11.540 EV nell’aprile 2024 alle appena 5.475 del mese scorso. Non va meglio se ai 27 Paesi Ue si aggiungono i 4 dell’Efta (Islanda, Lichtenstein, Norvegia e Svizzera) e il Regno Unito: Tesla perde il 49 per cento delle vendite. Il declino di Tesla in Ue è stato certificato anche dal sorpasso, per la prima volta, del competitor cinese BYD. I problemi non riguardano solo il colosso californiano, ma anche un altro brand americano che non ha più visto una luce.
L’alternativa alla Tesla in crisi nera
Il marchio Fisker non se la passa affatto bene. L’azienda ha chiuso i battenti nel 2013, finendo nelle mani dell’azienda cinese Wanxiang. Con il nome Karma Revero, nel 2017, l’auto elettrica è tornata in produzione, scommettendo su due motori elettrici A123 con celle al litio al nanofosfato da 20 chilowattora posti nella sezione posteriore e di un generatore a benzina dalla cilindrata di 2.0 litri, sovralimentato da 260 CV. Lo 0 a 100 km/h risultava coperto in 7,9 secondi, mentre la velocità massima sfiorava i 200 km/h. La Fisker, dopo molteplici turbolenze interne ha dichiarato bancarotta, negli ultimi mesi sono tanti i modelli rimasti invenduti.

Il valore delle loro auto è crollato e con il fallimento anche i servizi di garanzia e di assistenza. Molti modelli sono finiti all’asta, ma non trovano acquirenti. In questa tempesta c’è chi cresce e fa affari come costruttore: BYD, come suddetto, riscrive le regole nel settore delle auto elettriche e non solo. Tempi duri per il settore dell’automotive a stelle e strisce che vede il mercato asiatico sempre più forte. Tanti proclami vuoti che si sono esauriti nel nulla dopo pochi anni hanno mandato sul lastrico tante famiglie.