Colosso dell’automotive a rischio chiusura: serve un acquirente entro un mese

Scatteranno numerosi licenziamenti e sarà l’ennesima sciagura per il mercato dell’automotive. Per ora nessuno si è fatto vivo.

La Northvolt AB è una delle più importanti società di capitali svedese che si concentra nello sviluppo e produzione di accumulatori agli ioni di litio per veicoli elettrici. Quando due ex dirigenti della Tesla decisero di trasferirsi in Svezia nel 2015 per produrre batterie per EV e pannelli fotovoltaici credettero di poter replicare il successo della casa automobilista californiana. Dopo un boom iniziale, specialmente nei Paesi del Nord Europa, è arrivata puntuale la crisi dell’elettrico.

Northvolt a rischio chiusura
Northvolt a rischio chiusura (Ansa) Derapate.it

La Northvolt, definita un tempo come “l’azienda più importante d’Europa” per il futuro, è andata in crisi per la mancata diffusione delle auto elettriche. L’Europa del sud non ha alcuna intenzione di cambiare le abitudini storiche per accettare le EV e chi ha già acquistato un modello elettrico, in realtà come Norvegia, Svezia, Germania, ha già fatto un investimento importante. Per questo motivo la Northvolt è già vicina alla sua fine. Si cerca, disperatamente, un acquirente in grado di mettere danaro fresco.

La creazione di celle procede nell’ultimo stabilimento rimasto, quello di Skelleftea, nel nord della Svezia. In un luogo ghiacciato Northvolt realizza celle per le batterie dei camion elettrici di Scania. Non basterà il produttore del Grifone rosso a salvare la Northvolt. Il direttore operativo Matthias Arleth ha comunicato a tutti i 900 dipendenti dello stabilimento le sorti dell’azienda. I vertici non hanno voluto commentare nel dettaglio la questione, ma hanno riferito che si è trattato di un atto dovuto per tenere al corrente tutti i soggetti coinvolti.

Northvolt a rischio chiusura

La città di Skelleftea ha investito quasi 10 milioni di euro per creare un ecosistema favorevole a Northvolt. Chi investirebbe in una società che ha debiti e poche prospettive sul mercato? L’esposizione debitoria accumulata da Northvolt è di circa 10 miliardi di euro: una cifra monstre che sta spaventando anche i major del mercato.

Problemi per Northvolt
Northvolt, crisi per l’azienda svedese (Ansa) Derapate.it

Robin Zeng, miliardario fondatore di CATL, ha ammesso di essere in contatto con alcuni creditori per tendere una mano a Northvolt. La CATL ha sede a Ningde nella provincia del Fujian e i suoi impianti produttivi a Ningde, Qinghai e Liyang. I principali centri di ricerca e sviluppo hanno sede a Ningde, Shanghai e Berlino. L’azienda è quotata dal 2018 alla Borsa di Shenzhen e dal 2025 alla Borsa di Hong Kong.

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