Polemiche anche in casa Ferrari: scatta lo sciopero, il motivo è sorprendente e provoca guai a Maranello

La crisi dell’automotive è cosa ben nota, ma la Ferrari ne è sempre rimasta alla larga. Ora però i lavoratori si fanno sentire, chiedendo maggiori vantaggi visti i grandi profitti dell’azienda.

La Ferrari è una delle poche realtà italiane in salute all’interno dell’intricato settore automobilistico, che da anni zoppica dalle nostre parti. I fatturati volano e l’utile netto negli ultimi due anni è stato superiore al miliardo di euro, con vendite in costante ascesa. Le delusioni provengono dalla F1, con il 2025 che è da considerarsi un altro anno fallimentare, ma il motorsport regala sorrisi grazie ai successi dell’Hypercar 499P che sta dominando nel FIA WEC.

Polemiche anche in casa Ferrari: scatta lo sciopero, il motivo è sorprendente e provoca guai a Maranello
Ferrari (ANSA) – Derapate.it

Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica neanche per la divisione supercar, e stanno infuriando richieste e polemiche da parte dei lavoratori. I dipendenti della Ferrari hanno avviato uno sciopero per richiedere condizioni contrattuali migliori, che vengano adeguate a quello che è il costo della vita in Emilia-Romagna, dove si trova la sede di Maranello, ed anche ai risultati finanziari da record dell’azienda. Qualche giorno fa si sono manifestati i primi segnali di insofferenza da parte dei lavoratori, che hanno deciso di alzare la voce.

Ferrari, scioperi e richieste dei lavoratori a Maranello

Nella mattinata del 14 di maggio scorso, i lavoratori di casa Ferrari hanno scioperato per 4 ore effettuando attività di volantinaggio, nelle sedi di Maranello ed nello stabilimento Scaglietti di Modena. Assieme a uomini e donne del Cavallino presenti anche la Rsa e la Fiom Cgil, uniti nel raggiungimento degli obiettivi dei dipendenti. La Cgil ha diramato un comunicato molto chiaro.

Lavoratori Ferrari scioperi e richieste a Maranello
Lavoratori Ferrari alzano la voce (ANSA) – Derapate.it

Ecco cosa è stato scritto: “Ferrari, come Maserati e Cnh, applica il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (Ccsl) che, pur avendo anche nel 2024 distribuito dei dividenti milionari, non ha risposto alla richiesta salariale del biennio economico (2025-2027) alla richiesta di aumenti di stipendi per poter recuperare il potere di acquisto delle retribuzioni. La trattativa per il rinnovo del biennio economico per la quale la Fiom Cgil ha presentato una piattaforma ormai da mesi, non sta proseguendo, e sta determinando la vera e propria erosione del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori.

Il comunicato si è poi concluso con queste parole: “Questo è il momento di trattare per un salario più dignitoso“. Dunque, a Maranello sarà lecito trovare un accordo, dal momento che gli stipendi dovranno essere adeguati a quello che è un costo della vita sempre più elevato, soprattutto in questa zona d’Italia, che è tra le più care in assoluto. Proseguire su questa strada è ormai impossibile.

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