C’è una buona notizia per gli operai nostrani che lancia un monito anche sulla situazione industriale tedesca. Scopriamo cosa è accaduto in Germania.
Pare paradossale che un’iconica azienda teutonica possa essere salvata da un gruppo nostrano ma succede anche questo paradosso nell’epoca odierna. Alla fine di luglio la Recaro, antica realtà aziendale tedesca produttrice di sedili, ha annunciato fallimento.
Recaro (acronimo di Reutter Carosserie-Werke) ha sempre avuto sede a Kirchheim unter Teck, nelle vicinanze di Stoccarda. Gli esperti di motori hanno apprezzato la produzione di sedili avvolgenti per automobili sportive. L’azienda ha anche realizzati OEM sedili omologati da corsa per i costruttori automobilistici tradizionali. I sedili prodotti vengono montati dai marchi con cui è in corso anche una collaborazione come Mercedes, Ford e fornisce i top brand Audi, Lamborghini, Fiat, Lotus, Mini, Toyota, BMW, Nissan e Mazda. Top brand hanno corso con elementi della Recaro nelle più importanti gare al mondo.
L’azienda è nata nel 1906 ma è arrivata a fine corsa in Germania nel 2024. Il suo successo non si limitava, esclusivamente, ai sedili delle auto. La Recaro ha fabbricato anche seggiolini per aerei di linea, come ad esempio negli allestimenti di Alitalia, SAS, Norwegian. Anche il posto a sedere di classe più alta di tutti i treni della Japan Railways Group, il Gran Class, è stato sviluppato da Recaro.
Recaro trova nuova vita in Italia
Il Gruppo Proma, azienda con sede nella provincia di Caserta, produce componenti per le auto e in particolare sedili. Il colosso campano ha stretto un accordo di investimento con la Recaro per rilevare l’intera attività. Dal prossimo anno ci sarà un piano di rilancio in Europa, integrando una selezione di dipendenti dei reparti vendite e tecnologia che continueranno a operare nella regione di Stoccarda.
Andrà avanti anche la produzione OEM, ovvero le componenti utilizzate dai costruttori come parti originali, con un trasferimento in Italia, con l’avvio delle prime linee produttive. Allo stesso tempo, le operazioni della Recaro in Nord America e in Giappone continueranno a funzionare regolarmente, “mantenendo elevati standard di prodotto e servizio”, è sancito in una nota dell’azienda. Il Proma Group può contare 25 impianti in 3 continenti, 5.000 dipendenti e oltre 30 brevetti internazionali. L’investimento del gruppo casertano nella Recaro “rafforzerà la nostra capacità di offrire un prodotto di sedili premium, abbracciando al contempo le innovazione più all’avanguardia nel settore automobilistico”, ha sancito Luca Pino, CEO della Proma.