La Volkswagen è uno dei brand più noti e potenti al mondo, ma versa da anni in uno stato di grave crisi. La situazione è drammatica.
Adesso è allarme rosso, e non ci sono più motivi per poter credere che non sia così. La Volkswagen sta attraversando il momento peggiore della propria storia, e c’è poco tempo per pensare di riuscire a capovolgere una situazione quasi compromessa. La casa di Wolfsburg ha annunciato lo scorso anno il crollo di vendite che si è registrato nell’epoca post-Covid-19, rendendo nota la necessità di attuare un piano di taglio alle spese.
L’obiettivo è quello di tagliare circa 10-11 miliardi di euro entro il 2026, ma questa manovra potrebbe non bastare. Nel corso della settimana passata, si è arrivati a parlare della possibile chiusura di stabilimenti in Germania, cosa mai accaduta in ben 87 anni di storia. Ovviamente, ciò significa che moltissimi posti di lavoro sono a rischio in casa Volkswagen, e l’ultimo annuncio, arrivato da parte del direttore finanziario, non lascia di certo ben sperare. Vediamo qual è la situazione.
Volkswagen, parla il direttore finanziario
La Volkswagen è in grande crisi, e le ultime indiscrezioni non hanno fatto altro che alimentare l’ansia nei lavoratori e nei sindacati. Arno Antliz, Chief Financial Officer, ha parlato di 1-2 anni per risollevare il brand, altrimenti sarà la fine. L’obiettivo è quello di cambiare rotta, ma come è possibile farlo? Ci sono due strade da poter percorrere, entrambe molto dolorose, ma che sembrano essere le uniche soluzioni. I tagli alla produzione e quelli ai posti di lavoro.
I sindacati IG Metall sono sul piede di guerra, e si attendono mesi carichi di tensioni nel corso del prossimo inverno. La VW è crollata nelle vendite non solo in Europa, ma anche sul mercato cinese, che in passato portava grandi risultati. La gamma elettrica ID è stata la mazzata finale sulle speranze del colosso di Wolfsburg, dal momento che ha fatto registrare un flop in tutto il mondo, a causa di prezzi di listino troppo elevati.
La Volkswagen sperava di ottenere buoni risultati in Cina, ma la concorrenza locale, ben più economica, ha letteralmente spazzato via le BEV tedesche. Dunque, la casa teutonica si è data un paio di anni per venirne a capo, ed è per questo che occorre aspettarsi di tutto, vista la criticità della situazione. La produzione ed i posti di lavoro sono a serio rischio.