Colosso coreano nei guai: megarichiamo in vista, attento a non mancarlo

E’ un momento complesso per alcuni brand di auto, fagocitati dal successo delle vetture cinesi. Ecco cosa sta terrorizzando gli automobilisti.

L’industria elettrica ha, completamente, stravolto gli equilibri del mercato. Un tempo i vecchi produttori avevano una posizione di forza che sembrava inscalfibile. Ora tutto è cambiato con la nascita di tanti nuovi marchi che, senza un know-how specifico sulle auto con motori tradizionali, hanno potuto cominciare da zero.

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Arriva un richiamo inaspettato (Ansa) derapate.it

Le auto elettriche si sono dimostrate una enorme possibilità per alcuni, ma anche una problematica evidente per altri. La loro sicurezza non sembra massima. Non è la prima volta che siamo costretti a mettervi in guardia dai possibili problemi legati ad un modello elettrico. Stavolta il guaio è ricaduto in casa Hyundai, come riportato da Business Korea. Date una occhiata anche alle ultime news in casa Toyota. 

I tecnici coreani hanno continuato a sviluppare un design degno dei primi modelli del brand, tuttavia da vetture irrefrenabili sono diventate, negli ultimi tempi, auto con diversi grattacapi. Il maxi richiamo è dovuto ad un problema delle sue integrated charging control unit (ICCU). La nota piattaforma E-GMP in uso su veicoli Hyundai, Kia e Genesis è stata messa sotto esame.

Maxi richiamo, i modelli nel mirino

I modelli Hyundai IONIQ 5 e IONIQ 6 sono venduti a livello globale, mentre i veicoli Genesis (GV60, GV70 e G80) sono commercializzati soprattutto negli Stati Uniti. Anche il marchio KIA sfrutta le stesse tecnologie. Il guaio sarebbe di immensa portata perché, in Corea del Sud, il gruppo presenta 169.932 veicoli in totale da ricontrollare.

Maxi richiamo, i modelli nel mirino
Guai per i possessori delle Hyundai Ioniq (Ansa) derapate.it

Le ICCU guaste, infatti, potrebbero portare a una perdita di potenza mentre il mezzo è in uso. La IONIQ 5 è disponibile in due versioni a trazione posteriore o integrale, con due livelli di potenza. La versione a trazione posteriore presenta il motore posizionato al retrotreno con potenza di 170 o 218 CV, mentre la integrale dispone di un altro motore elettrico supplementare posto sull’avantreno per un totale di 235 o 306 CV.

L’auto è disponibile con due opzioni di capacità della batteria da 58 kWh e 72,6 kWh, mentre la versione nordamericana sarà disponibile solo con una batteria da 77,4 kWh. Tanta tecnologia può condurre anche a dei problemi. La batteria può essere caricata dal 10% all’80% in 18 minuti grazie ad un sistema di ricarica veloce da 800 Volt usando un caricabatterie da 350 kW. Con una ricarica di 5 minuti, si raggiunge un’autonomia dichiarata di 100 km secondo gli standard WLTP.

Da quando la piattaforma E-GMP è stata creata nel 2021, si tratta del più grandi richiami della storia del brand coreano. Si espanderà, probabilmente, anche al Vecchio Continente e agli Stati Uniti. Il danno, in termini economici, potrebbe essere record. Una vera mazzata per il Gruppo che si stava ritagliando un importante spazio nel mercato alla spina.

La NHTSA americana, la National Highway Traffic Safety Administration, ha aperto un’indagine nel giugno 2023 riguardante proprio le ICCU dei veicoli dello Hyundai Motor Group. Il sistema elettrico finirebbe in sovraccarico. Gli automobilisti di Genesis, Hyundai e Kia hanno visto accendersi preoccupanti spie nei loro abitacoli, come annunciato su Business Korea, hanno avuto una riparazione gratuita in officina. Le continue segnalazioni, però, hanno creato un caso che ha portato al maxi richiamo più impattante della storia del marchio coreano. Il software dovrebbe ricevere un aggiornamento, ma nei peggiori invece bisogna sostituire completamente le ICCU.

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