Addio benzina ed elettrico, il nuovo carburante è un liquido che utilizziamo nella vita di tutti i giorni: inizia una nuova epoca

Da anni si parla del dualismo tra auto termiche ed elettriche, ma sembra giungere una novità pazzesco che lascia tutti di stucco.

La bellezza dello sviluppo industriale delle grandi aziende automobilistiche è che si può ammirare in questi anni come si sia deciso di sviluppare sempre di più una serie di nuovi sistemi che permettono così di produrre una serie di motori innovativi. L’elettrico al momento è ancora molto criticato, ma non vi è dubbio alcuno sul fatto che si tratti di un metodo che nel prossimo futuro diventerà sempre più comune.

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Auto (derapate.it)

Non mancano di certo gli scettici in questo campo, tanto è vero che sono molte di più le classiche vetture termiche a dominare il mercato. Infatti queste vetture si presentano con un costo decisamente inferiore rispetto alle elettriche e soprattutto garantiscono delle prestazioni nettamente superiori, soprattutto per quanto concerne l’autonomia.

Al giorno d’oggi è infatti questo il vero problema delle vetture elettriche, con il tempo necessario per ricaricarle che è anche molto più lungo rispetto al classico pieno. Una serie di migliorie che diventeranno sicuramente la normalità nei prossimi anni, ma il fatto di avere ancora tanto lavoro da fare, impone alle grandi aziende anche delle soluzioni diverse maggiormente alla portata.

La novità giunge dal Giappone, da sempre una delle terre maggiormente attenta allo sviluppo tecnologico. Il cambiamento in questo caso per le automobili sarebbe davvero epocale, con lo studio che deriva da un equipe guidata da Mitsuhisa Ichiyanagi, professore della Sophia University di Tokyo e il motore del futuro potrebbe avere un carburante del tutto inatteso.

Motore ad ammoniaca: la rivoluzione dal Giappone

Sembra incredibile quello che si sta scoprendo in Giappone, ma a quanto pare è effettivamente possibile dare vita a un’automobile che possa muoversi con l’utilizzo dell’ammoniaca. Da un punto di vista tecnico, gli studi che giungono dal Giappone evidenziano come il tutto si baserebbe sull’induzione a vortice.

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L’ammoniaca per le automobili (Canva – derapate.it)

In questo modo l’ammoniaca potrebbe rimpiazzare la benzina o il gasolio, facendo così funzionare normalmente il motore. Naturalmente non è stata versata semplicemente l’ammoniaca utilizzata normalmente per le faccende domestiche, ma si è creata una miscelazione di aria, il che che ha consentito un utilizzo soddisfacente in questi termine da parte dell’ammoniaca.

Il professor Ichiyanagi ha spiegato come il flusso d’aria che è presente all’interno dei cilindri è di grande influenza per il processo di combustione, il che fa sì che si possa enfatizzare il processo di miscelazione aria-carburante. Questo cambiamento, secondo lo studio che si sta portando avanti in quel di Tokyo, avrebbe una duplice valenza a livello sociale.

Per prima cosa questo andrebbe sensibilmente a ridurre le emissioni di CO2, ma questo è un compito che già lo si può denotare con le auto elettriche. Il vero salto di qualità sarebbe però legato al fatto che uno sviluppo sempre più convinto dell’ammoniaca garantirebbe una crescita sul mercato dell’energia dell’idrogeno. Questo garantirebbe un grande risparmio sul mercato, anche perché si potrebbero sostenere molto più facilmente i costi di progettazione delle automobili, con la base dei motori termici che può essere usata anche per l’idrogeno, evitando di impattare sull’ambiente.

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