La nuova hypercar distrugge tutti i record: costa quanto 10 Ferrari, è di una potenza inaudita

Se ambite ad entrare nella stretta cerchia dei possessori di un bolide da brividi, non potete rinunciare a questa nuova hypercar elettrica.

Chi possiede un’auto elettrica o ha avuto possibilità di guidarla sa bene che la ripresa che possiede è molto superiore a quella di un veicolo a motore endotermico, dunque non stupisce che i costruttori, anche quelli del lusso, si stiano cimentando nella loro produzione, alzando sempre più l’asticella delle prestazioni.

arakis sandstorm hypercar
In arrivo una hypercar-da record (Canva)-Derapate.it

Fino ad oggi il modello più soddisfacente sotto il punto di vista della performance pura è stato la Rimac Nevera con una velocità massima raggiungibile di 350 km/h e un salto da zero a cento km/h in soli 1,85 secondi. Spinta da quattro motori elettrici per una potenza complessiva di 1.914 cv, grazie alla sua raffinata batteria consente un’autonomia  notevole di 500 km.  Ebbene se già qui siamo in presenza di numeri da urlo,  il gioiello di cui andremo a parlare vi farà impallidire.

Hypercar elettrica pazzesca, perché è da guinness

Le informazioni sono ancora frammentarie. Quello che si sa è che è realizzata dalla Arakis Automobili, un’azienda inglese specializzata nella creazione di auto in grado di toccare velocità uniche.

Trattandosi di prodotti a dir poco esclusivi che necessitano di componentistica difficile da trovare e molto onerosa ne vengono rilasciate poche unità, non per niente anche nel caso della Sandstorm (Tempesta di sabbia), nome molto poetico ed evocativo, ne usciranno appena venti esemplari, come vedremo in seguito indirizzati solamente a persone che non hanno problemi di budget.

Ararkis Sandstorm, costo
Ararkis Sandstorm ,la nuova hypercar con prestazioni mai raggiunte prima (Ararkis) – Derapate.it

Da quanto si può comprendere dalle prime immagini diffuse sul web il carattere fuori dal comune è individuabile già dall’estetica, per quel suo profilo schiacciato verso il basso, il parabrezza che certo non passa inosservato, i fanali triangolari che puntano verso l’alto e l’alettone attivo.  Pur essendo un EV, la Casa britannica ha furbescamente citato lo stile classico inserendo nel retrotreno degli elementi rettangolari simili ad un terminale di scarico. Interessante notare come assieme ai propulsori a batteria ci sia una trasmissione a singolo rapporto davvero all’avanguardia. Per quanto concerne i materiali utilizzati, la struttura si presenta come un mix di fibra di carbonio e compositi di alluminio.

Sul fronte accumulatore è stata adottata la variante più comune, quella agli ioni di litio da 115 kWh con raffreddamento a liquido così da garantire un ampio chilometraggio prima di fermarsi per ricaricare. Tra le dotazioni figura pure il sistema di recharge rapido che fa saltare dallo 0% all’80% in appena mezz’ora.

In questo caso il balzo da fermi a 100 km/h viene compiuto in 1,5 secondi, per una top speed pari a 300 km/h, dunque un po’ meno rispetto alla belva croata, ma più immediata nella risposta. Per il momento tutto tace per quanto riguarda la cavalleria e la coppia. Aprendo le portiere si nota uno spazio minino, probabilmente non oltre le due persone. I sedili sono fatti di una lega di magnesio e alluminio, con tessuti in Alcantara. Sotto il profilo della tecnologia spiccano il maxi display touch per l’infotainment, l’impianto audio Bose e aiuti alla guida come la telecamera a 360° o il cruise control. Chiudiamo con il prezzo che si attesta sui 2 milioni di dollari.

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