Stellantis diventa “italiana”? L’annuncio fa sognare, potrebbe accadere a breve

Scoppia il caso Stellantis. Il Governo italiano attacca e la dirigenza del colosso risponde. Ecco cosa potrebbe succedere.

Come un fulmine a ciel sereno è rimbalzato agli onori delle cronache il battibecco a distanza tra l’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis. In realtà nulla di nuovo sotto il sole visto che gli argomenti chiave della querelle sono i soliti per il nostro Paese, ovvero la delocalizzazione delle compagnie un tempo cardine per la nazione e i sussidi a vario titolo da parte dello Stato.

Stellantis lite con governo
Stellantis (derapate.it)

Sono dunque volati gli stracci e, almeno, per adesso la soluzione al conflitto sembra lontana. Ma com’è nato tale botta e risposta che probabilmente nessuno si poteva immaginare? Adesso ve lo spieghiamo.

Il futuro di Stellantis è in bilico: cosa c’entra l’Italia

Tutto è partito da un annuncio, quello dell’Ecobonus dedicato ai mezzi elettrici e ibridi, per una cifra totale di 950  milioni di euro. Ancora una volta il contributo andrà di pari passo con l’età del mezzo da rottamare. La novità è che si potrà dare indietro anche gli Euro 5 per ottenere fino a un massimo di 13.750 euro rispetto ai 5mila del 2023.

Ebbene, a fronte di tali cifre il manager portoghese si sarebbe sentito in dovere di tirare le orecchie al Governo nostrano. A suo avviso le somme messe a disposizione per i potenziali acquirenti di veicoli a basse o a zero emissioni sarebbero davvero esigue.

Dunque, valutata questa mossa come un globale disinteresse nel tenere attivi gli stabilimenti aperti lungo lo Stivale, il dirigente avrebbe poi minacciato la chiusura degli stessi.

Davanti a tale presa di posizione non ha tardato a farsi sentire il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso il  quale ha subito messo le mani avanti sostenendo che se non fosse stato per il loro intervento in Europa volto a modificare il regolamento Euro 7 per il Gruppo che unisce FIAT, PSA e Chrysler sarebbero stati guai e che il piano degli Ecobonus 2024 è stato strutturato in modo svecchiare in maniera capillare il parco macchine dell’Italia.

Il timore che serpeggia ai piani alti di Stellantis è che alla fine a rimetterci saranno i produttori. A questi infatti spetterebbe lo sforzo maggiore, quello di tenere i costi un po’ più bassi per agevolare gli acquisti, dovendo tuttavia far fronte alle spese per l’acquisizione delle onerose materie prime. Per salvarsi dal crollo, la stessa joint venture italo-franco-americana avrebbe pensato di unirsi in maniera ancora più salda alla cinese Geely, così da risparmiare un po’ in fase di costruzione.

Auto elettriche stellantis novità 2024 bonus
Auto elettriche. i bonus toccheranno quasi 1 milione di euro (Canva) – Derapate.it

Per evitare le paventate chiusure dei reparti di Pomigliano e Mirafiori il Governo si sarebbe detto disponibile ad entrare nelle quote aziendali, aumentando la percentuale italiana, attualmente soffocata dal maggior peso di quella transalpina.

In mezzo a tutto questo si è inserito nella discussione il leader della CGIL Maurizio Landini il quale ha denunciato che a dispetto del milione e mezzo di automobili che potrebbero essere prodotte sul nostro territorio, vedono la luce in italiana solamente 500mila unità. A suo dire una ragione in più per intervenire.

Gestione cookie