Nuovo combustibile, la carta giapponese: altro che elettrico, i big ci credono davvero

Ancora una volta il Giappone si fa promotore di una rivoluzione nel mondo dei trasporti. Molti sono scettici, i brand del paese nipponico ci credono sul serio. 

Ci sono tante alternative ai motori elettrici per il futuro più remoto della mobilità mondiale, anche se solo questa tecnologia, per il momento, sembra accessibile a più persone possibile. Questo a prescindere dai costi che sono ancora molto elevati per le vetture a batteria ma che in futuro – concordano molti esperti – scenderanno senza dubbio. Tra queste alternative, le più battute sono sicuramente i biocarburanti e l’idrogeno che ha attecchito molto all’estero.

Nuovo combustibile, la carta giapponese: altro che elettrico, i big ci credono davvero
Auto a idrogeno – Derapate.it

Soprattutto nel paese del Sol Levante, l’idrogeno sembra essere ancora considerata una valida alternativa ai motori elettrici e non solo a breve termine. Certo, questo tipo di carburante ha alcuni problemi, uno su tutti – come constatato da uno studio del brand Toyota qualche tempo fa – è che mettere su una rete di rifornimento in pochi anni sarebbe difficile, dato che le automobili hanno pattern di “navigazione” molto variabili, dovuto al fatto che i proprietari le guidano un po’ dove vogliono.

Sembrerebbe molto più fattibile mettere su un sistema di mezzi pesanti alimentati ad idrogeno: questi veicoli in effetti hanno dei tragitti ben precisi decisi dalle aziende che consegnano beni in giro per il paese, cosa che renderebbe la creazione delle infrastrutture di rifornimento infinitamente più semplice. Ma non è l’unico motivo per cui gli scienziati ed i produttori giapponesi credono in questa tecnologia.

Idrogeno, perchè potrebbe cambiare tutto!

Partiamo subito dalla nota dolente: se il Governo del Giappone crede nella tecnologia dell’idrogeno, lo stesso non si può dire per i suoi abitanti con appena 422 automobili ad idrogeno vendute lo scorso anno in tutto il paese cosa che rappresenta un calo dell’83% nelle vendite: ovvio che potrebbe trattarsi solo di un’annata storta, ma comunque… tra le case produttrici, sono soprattutto Toyota e Hyundai a proporre sul listino questo tipo di veicoli.

Stazione di ricarica idrogeno Giappone
L’idrogeno è davvero il futuro? (Ansa) – Derapate.it

Un’analisi di InteractAnalysis comunque sottolinea come il Giappone, assieme a Corea del Sud e Cina, sia ancora uno dei paesi che produce maggiormente veicoli di questo tipo con proprio la casa Toyota che ha il monopolio quasi totale delle vendite di questi mezzi nel paese e fuori: l’idrogeno presenta un sensibile vantaggio, ovvero il guidatore non deve aspettare tempi molto lunghi per ricaricare il suo veicolo alla colonnina.

Insomma, vantaggi e svantaggi che però non hanno spinto il governo né le aziende a “staccare la spina” a questo ambizioso progetto anche a fronte di vendite non esattamente in crescita. Forse sarà proprio il 2024 l’ago della bilancia per stabilire se le automobili e i camion ad idrogeno hanno un futuro in Giappone e nel resto del mondo. Staremo tutti a vedere.

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