Scandalo sicurezza, questi grandi marchi automobilistici nell’occhio del ciclone: clienti nel panico

Problemi in vista per questi grandi marchi, scatta lo scandalo sulla sicurezza: ormai tutti ne parlano. Sono nell’occhio del ciclone.

Quando si parla di auto, la sicurezza è il primo requisito fondamentale. Le aziende lavorano incessantemente su questo punto per offrire mezzi sempre più affidabili e limitare quanto più possibile i rischi per i passeggeri.  I controlli effettuati da questo punto di vista sono sempre maggiori, e sempre più rigidi e frequenti. Se viene riscontrato anche il minimo problema, infatti, la situazione diventa di fondamentale importanza. Anche il più piccolo intoppo potrebbe mettere in pericolo non solo chi viaggia sul mezzo ma anche gli altri utenti della strada.

Daihatsu irregolarità test
Allarme sicurezza (Derapate.it)

Capita anche ai marchi più attenti e affidabili però che qualcosa nel processo di produzione possa andare storto e che qualche mezzo possa presentare difetti di fabbrica. In questo caso l’azienda si mobilita per correre velocemente ai ripari. Quando un’auto è danneggiata infatti, non può assolutamente circolare su strada.

Problemi di sicurezza per queste vetture, ecco quali sono i marchi nell’occhio del ciclone

A quanto pare dei noti marchi automobilistici sarebbero nell’occhio del ciclone. Ciò dipenderebbe da alcune problematiche riguardo gli airbag installati nelle vetture. L’ormai noto palloncino inserito all’interno di determinati vani all’interno dell’auto è fondamentale per limitare i danni in caso di incidente. Si gonfia automaticamente nel momento in cui si verifica un impatto, per riparare i passeggeri da possibili traumi alla testa o al volto. Un malfunzionamento potrebbe avere conseguenze fatali. Ecco perché è fondamentale accertarsi che funzionino alla perfezione.

Daihatsu irregolarità test
Daihatsu nell’occhio del ciclone (AnsaFoto) – Derapate.it

Sarebbe stata aperta un’indagine aperta contro Daihatsu e il gruppo Toyota. Sembrerebbe che gli airbag installati in alcuni veicoli, non siano gli stessi utilizzati nei crash test. Ad essere coinvolte sarebbero circa 64 vetture. Tra i modelli coinvolti anche alcune Mazda e Subaru.

Nel frattempo Daihatsu ha lasciato alcune dichiarazioni in merito riconoscendo diverse mancanze. “Dall’indagine sono emersi 174 nuovi casi in 25 elementi del test, oltre all’irregolarità del rivestimento delle portiere in aprile e all’irregolarità nel test di collisione sul lato del montante” si legge nella nota.

I problemi sarebbero stati riscontrati in 64 modelli e tre motori, tra cui alcuni modelli già fuori produzione. Tra i modelli coinvolti, ci sarebbero anche modelli OEM di Toyota, Mazda e Subaru. Daihatsu hai chiesto scusa per il disagio e la preoccupazione della clientela, ha inoltre espresso profondo rammarico per aver tradito la loro fiducia.

La presa di posizione dell’azienda, che ha dimostrato prontezza nel prendere posizione riguardo al problema e nel rimediare subito alla situazione, è apprezzabile come le scuse. Tuttavia le ripercussioni che ci potrebbero essere non sono delle migliori. Infatti oltre alle sanzioni, il fatto potrebbe avere un effetto negativo anche sull’immagine delle aziende coinvolte.

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