Autovelox o Photored, quali sono le differenze? Ecco a cosa prestare attenzione

Le differenze tra questi due dispositivi che spaventano non poco gli automobilisti italiani. Ecco come funzionano e dove sono posti.

Quando si guida un’autovettura urge prestare la massima attenzione durante il tragitto. Non solo per evitare incidenti di vario genere e per la massima sicurezza propria, dei passeggeri e degli altri automobilisti. Ma anche per non cadere in infrazioni ed errori che possono comportare sanzioni pesanti.

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Le differenze tra autovelox e photored (Ansa) – Derapate.it

Per questo motivo è bene seguire la segnaletica stradale e in particolare i limiti di velocità posti sul percorso che si sta facendo. Per evitare che gli automobilisti siano troppo frettolosi e poco attenti, la Polizia stradale ha deciso da tempo di avvalersi di un mezzo ormai standard: l’autovelox, ovvero il dispositivo elettronico che rivela la velocità di andamento di un veicolo.

Oltre all’autovelox sta prendendo piene un’alternativa, che può anche lavorare di pari passo con il dispositivo ‘gemello’. Stiamo parlando del photored, un macchinario che viene posto accanto ai semafori per segnalare invece il movimento delle auto di fronte ad una segnaletica lampeggiante e semaforica.

Autovelox e photored, cosa cambia tra i due dispositivi

Facciamo però le giuste distinzioni tra i due suddetti dispositivi di controllo stradale. L’autovelox è ormai un marchingegno standard, che ha un obiettivo ben preciso: evitare che le auto possano superare i limiti di velocità, sperando così di limitare gli incidenti in città o fuori.

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Come funziona il photored sui semafori (Pixabay) – Derapate.it

In particolare sono 4 le categorie degli autovelox  a seconda del tipo di funzionamento: autovelox con fotocellula, radar, laser e video. Si distinguono per tipologia di utilizzo e per modalità di scansione e di rilevazione della velocità dei veicolo. Ma come detto hanno tutti lo stesso intento: individuare e multare le auto che superano i limiti consentiti su strada.

Il photored come anticipato è invece un dispositivo affiancabile ai semafori e anche in questo caso c’è uno scopo specifico. Quello di osservare e sanzionare le vetture che non rispettano la segnaletica semaforica, muovendosi con il rosso. Il funzionamento dei photored è sincronizzato con la temporizzazione dei semafori ed è quindi in grado di rilevare il movimento delle vetture valutando se queste stanno effettuando una violazione.

Sia gli autovelox che i photored inviano le immagini delle infrazioni attraverso una notifica alla Polizia stradale, la quale redigerà un verbale e sarà tutto commutato in una multa pecuniaria, indirizzata al proprietario del veicolo incriminato.

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