Auto e moto in Italia, ufficiale il colpo di scena: rivoluzionata la circolazione nel 2024, i dettagli

La novità introdotta dal Governo promette di rivoluzionare la circolazione in Italia: ecco cosa prevede il nuovo decreto.

In italia circolano circa 40 milioni di auto. Un numero decisamente importante che rende bene l’idea di come, per gli italiani, il mezzo privato – che sia l’auto, la moto o lo scooter – rappresenti un bene al quale è quasi impossibile rinunciare. Tra queste, poi, ci sono circa 4,3 milioni di auto storiche, di cui 388.000 nella lista di salvaguardia ACI.

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Dal Governo ecco la novità che riguarda oltre 4 milioni di veicoli – Derapate.it

Il Governo, con il nuovo decreto in fase di sperimentazione, ha deciso di introdurre una novità che potrebbe cambiare lo scenario della mobilità in Italia modificando l’aspetto di numerosi veicoli tra auto e moto.

Il nuovo decreto che ha iniziato la fase di sperimentazione lo scorso 27 novembre prende il nome di decreto targhe storiche e permetterà ai veicoli che avranno i requisiti di ottenere la targa storica con il quale il mezzo venne immatricolato per la prima volta.

Il nuovo decreto in fase di sperimentazione: cosa prevede

Una novità che prevede una prima fase di sperimentazione con l’ausilio di un numero ristretto di operatori professionali e che terminerà il 5 gennaio 2024. Poi, a partire dall’8 gennaio 2024, le procedure per il rilascio della targa storica saranno utilizzate da tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista privati e dagli uffici della Motorizzazione Civile per l’immatricolazione e la reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico non assoggettati all’obbligo di iscrizione al PRA.

A rientrare nella misura voluta dal Governo saranno tutte quelle automobili già immatricolate in Italia e radiate d’ufficio secondo l’articolo 96 c.d.s., oltre a quelle radiate per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.

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Auto e moto, in arrivo un’importante decisione – Derapate.it

Tra i mezzi che beneficeranno del decreto, poi, ci sono anche tutti gli esemplari radiati per ritiro su area privata prima del 26 aprile 2006, ai veicoli demoliti secondo la legislazione precedente entro il 30 giugno 1998 – ma da questa lista esclusi quelli con contributi statali alla rottamazione – e ai veicoli mai dismessi e richiedenti la reimmatricolazione con targa storica.

Ma c’è di più. Perché i proprietari potranno richiedere la targa storica anche per tutti quei mezzi mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa originale rilasciata in Italia, ma che per motivi vari l’hanno smarrita, distrutta o deteriorata.

Per richiedere la targa storica sarà necessario effettuare una visura con la richiesta che dovrà essere presentata dal proprietario del veicolo presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione Civile, versando 549 euro per gli autoveicoli mentre per motocicli e macchine agricole la cifra scende a 274,50 euro. Una volta completata questa procedura si riceverà la propria targa storica che andrà applicata sul proprio veicolo.

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