Non tutti i costruttori di auto hanno deciso di sposare l’elettrico. Il marchio Mazda stupisce con un motore a benzina.
Se molte Case automobilistiche in prospettiva 2035 hanno scelto di ridurre all’osso la propria produzione ad alimentazione classica, preferendo da subito investire nei veicoli a batteria, c’è chi ha rilanciato adottando il percorso inverso e dunque mettendo risorse ancora sui motori termici. E’ il caso di Mazda che per il suo ultimo modello medio compatto dai richiami sportivi ha scelto di adottare un sistema a dir poco innovativo che potrebbe fare scuola e permettere agli automobilisti ancora scettici in merito alla conversione al full electric, di poter ancora godere del rumore e dell’uso del cambio, senza però inquinare in maniera rilevante con avviene adesso. 
Il pregio di questo sistema innovativo sta nell’unire i più comuni vantaggio offerti dall’unità motrice a carburante, con consumi contenuti.
Mazda sfida l’elettrico, ecco la sua proposta
La tecnologia si chiama e-Skyactiv-X ed andrà a impreziosire la nuova Mazda 3, capace di sprigionare 186 cv sull’asfalto e di percorrere 100 km utilizzando 5,3 di benzina. Il prezzo non è bassissimo, visto che siamo sui 29.550 euro. Se poi si vuole alzare l’asticella e orientarsi verso un allestimento più completo, allora la cifra sale a 33.050 euro.
La due volumi giapponese non è soltanto innovativa sul fronte motore, ma altresì delle forme. Nello specifico per questa vettura è stato adottato il design Kodo. a molti non dirà nulla, quindi vi spieghiamo di cosa si tratta. Semplicemente è una tecnica che vuole sperimentare come sulle superfici non spigolose riflettano varie gradazioni di luci. Ne consegue che vengono preferite linea dolci, così da poter spostare le ombre in modo studiato e dare un’idea di minor volume.
Sotto questo profilo spiccano il cofano levigato, i fari molto sottili e il tetto avvolgente, oltre ai finestrini sagomati. Lunga 4,46 metri, larga 1,80 metri ha sicuramente un’estetica peculiare che la fa assomigliare ad una coupé sportiva.
Gli interni sono a dir poco essenziali, fedeli al motto della sottrazione, o meglio del posizionamento al posto giusto, così da non distrarre il guidatore. Quindi, rispetto ad altri produttori che puntano tutto sull’effetto scenico, i tecnici del brand con base a Hiroshima, hanno cercato di focalizzare la propria attenzione sull’ergonomia, comprimendo, ad esempio, la distanza tra volante e cambio. 
Anche la strumentazione è minimal, con lo schermo aumentato di grandezza fino a 10,25 pollici e inclinato verso il guidatore. e fornito di comandi fisici. Le sellerie non tradiscono le attese e come di consueto sono realizzate con materiali di qualità.
Tornando al propulsore ibrido di cui è dotata, l’innovativa tecnologia Spark Plug Controlled Compression Ignition consente l’uso sia a benzina, sia a gasolio. la candela accende la miscela che si trova nel cilindro solo quando il veicolo è ad alti regime. Per il resto la scintilla è controllata. La bolla d’aria che si forma provoca un’onda d’urto e incrementa la pressione sul resto del contenuto, per cui grazie alla maggior presenza di aria la benzina si attiva da sola, come succede per i diesel.
La velocità massima raggiungibile è di 216 km/h, con un passaggio da zero a cento km in 8,2 secondi ed emissioni pari a 118 g/m. Infine, un piccolo generatore di avviamento consente di immagazzinare l’energia sprecata in frenata per alimentare gli impianti elettrici.
