Se d’estate ci si trova imbottigliati nel traffico non fermarsi all’utilizzo del climatizzatore. Esiste uno strumento ancora più importante.
Le code in auto fanno parte del nostro quotidiano. Che sia per andare a lavoro, per tornare a casa dopo una giornata stressante o in viaggio per le vacanze, piuttosto che per un evento, ad un certo punto del percorso ci si trova bloccati in un ingorgo.
Addirittura c’è chi come il noto imprenditore Flavio Briatore che per sbeffeggiare lo stato delle nostre strade pubblica delle storie Instagram mentre si trova nel traffico.
C’è poco da dire. Stare fermi quando magari si ha fretta, fa venire i nervi a fior di pelle. La tensione del tempo perso, il caldo, il pensiero del carburante sprecato, senza contare l’inquinamento che si crea rappresentano un mix esplosivo.
Di solito in casi del genere si è portati ad accendere il climatizzatore a tutta manetta, oppure si spalancano i finestrini. Ma è giusto fare così?
In realtà il dispositivo che si dovrebbe attivare è quello del ricircolo, in quanto previene l’infiltrazione in abitacolo di smog e odori particolarmente disturbanti, come possono essere quelli di alcuni vecchi furgoni diesel.
Vediamo come funziona. In pratica, l’aria presente nel veicolo, viene reimmessa nello stesso dopo un ciclo di pulizia. All’opposto l’aria condizionata viene presa dall’esterno e tramite dei filtri entra nel cockpit. Anche qui però bisogna fare attenzione. Favorendo l’umidità e la rarefazione dell’aria, è preferibile non tenerlo attivato per più di una decina di minuti.
E’ poi cruciale procedere con regolarità al controllo dei filtri. Questi devono sempre essere puliti e ben funzionanti. Volendo la loro verifica può essere disposta sia in occasione del tagliando annuale, sia in fase di revisione che deve essere effettuata ogni ventiquattro mesi. Il costo dell’operazione oscilla tra gli 80 e i 100 euro, se poi si rendesse necessaria la sostituzione del filtro la cifra sale di 30 o 40 euro.
A proposito della manutenzione dei dispositivi, questa è fondamentale anche per proteggersi dal sopraggiungere di batteri, muffe e funghi, oltre che dai cattivi odori in abitacolo. Almeno una volta all’anno bisogna quindi procedere alla pulizia tramite bombolette spray o trattamento con ozono, piuttosto che con l’evaporatore.
L’utilizzo in maniera intelligente del ricircolo permettere di tenersi al riparo oltre che dai consumi, pure dal rischio sanzioni. L’articolo 157 del Codice della Strada impone l’obbligo di spegnimento del sistema quando si è in sosta per evitare le emissioni di CO2.
La domanda che sorge è se tale imposizione valga anche per quando si sta aspettando al semaforo, o nel caso in cui si debba far salire o scendere un passeggero. La risposta è ovviamente no. La normativa riguarda esclusivamente le fermate prolungate, per capirci se ci si trova in un parcheggio e si mantiene il veicolo acceso con il condizionatore a tutta manetta, oppure se sapendo che ci si deve assentare per breve tempo, si lascia il mezzo in funzione con il sistema di raffreddamento attivato.
Qualora si dovesse essere colti in flagranza dalle forze dell’ordine la multa andrà dai 223 ai 444 euro. Ad essa potrebbe aggiungersi la rimozione dell’automobile con spese a carico del proprietario.
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